I senza tetto si prenotano il letto caldo in via Battuti

Presentati i servizi ai senza fissa dimora gestiti da Casa dell’Ospitalità e Coges Venturini: Le stazioni di Mestre e Venezia sono saranno più punti di accoglienza
Pranzo della domenica presso la mensa dei poveri in via Spalti a Mestre
Pranzo della domenica presso la mensa dei poveri in via Spalti a Mestre
Stop ai punti di raccolta nelle stazioni di Mestre e di Venezia, i senza tetto a partire da oggi giorno in cui scatta l’ “emergenza inverno” e fino al 10 marzo, per poter avere un letto caldo dove dormire, dovranno prenotarsi le notti al coperto recandosi alla Casa dell’Ospitalità di via dei Battuti tra le 9 e le 11. Precedenza verrà data a donne, malati e anziani. Sono stati presentati ieri a Ca’ Farsetti i servizi rivolti ai senza dimora, con il duplice obiettivo di migliorarne la qualità e ridurre il degrado e i possibili conflitti con la cittadinanza. Presenti l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, la presidente della Casa dell’Ospitalità, Paola Bonetti, la presidente del Comitato di Venezia della Croce Rossa, Francesca Battan, operatori del Comune e rappresentanti del terzo settore che gestiscono gli interventi.


Prenotazione anticipata.
La gara sia per l’emergenza freddo che per il servizio di strada continuativo su più fronti, è stata assegnata a Coges e alla Casa dell’Ospitalità per tre anni, fino al 2020. Spesa 700mila euro. Inoltre è stato reso strutturale il servizio di orientamento al lavoro gestito da Coges. I senza tetto verranno intercettati non più alle stazioni di Venezia e di Mestre, per non creare assembramenti e maggiori disagi, ma saranno invitati, ad esempio durante il servizio mensa a Ca’ Letizia piuttosto che dai Cappuccini o nei giacigli di fortuna, a prenotarsi il posto alla Casa dell’Ospitalità, dove potranno recarsi tutte le mattine dalle 9 alle 11. L’utente, dunque, andrà direttamente al dormitorio una volta cenato, senza rimanere al freddo. La Casa dell’Ospitalità offrirà i 35 posti letto, che nei giorni di maggiore afflusso l’anno scorso sono diventati anche 50. «Questo», ha spiegato Venturini, «anche per evitare fasi di preriscaldamento alcolico in strada».


Unità di strada.
Saranno garantite unità di strada in numero maggiore rispetto all’anno precedente che, dalle 19. 30 alle 21. 30, forniranno coperte, bevande calde e generi di conforto a chi non ha fatto il “check-in” mattutino, portando alla Casa dell’Ospitalità eventuali soggetti bisognosi. In campo Croce Rossa e Croce Verde, Caritas e associazioni. L’anno scorso, ha spiegato la presidente, per l’emergenza freddo, sono state accolte 430 persone, per l’80% uomini, in maggioranza stranieri, di età media 40 anni, l’8,5 per cento dei casi con problemi sanitari. Sul fronte delle malattie e della schedatura dei nuovi arrivati si concentrerà la Casa dell’Ospitalità in futuro.


Uscita dalla marginalità.
Anche quest’anno saranno assunte 10 persone, molte delle quali operatori della Casa. «Per garantire il lavoro di strada continuativo», ha spiegato Venturini, «è stata bandita una gara non più annuale, ma triennale, vinta dalla cooperativa Co. Ge.S. e che vede diventare la Casa dell’Ospitalità il punto di riferimento per l’accoglienza, ma anche per l’orientamento al lavoro e percorsi di reinserimento nella società. Forti dei risultati ottenuti l’anno scorso». 12 casi di uscita dalla marginalità, 3 di rimpatrio assistito e 17 di adesione a politiche attive del lavoro. Il numero verde per richieste d’aiuto e informazioni sull’accoglienza notturna invernale è 800589266.


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