«I Promessi Sposi» in versione Broadway

Il musical tratto dal famoso romanzo del Manzoni e rivisitato da Michele Guardì sarà al Geox dal 9 al 12 febbraio

di Alessandra Lionello

PADOVA

Perché li si conosce a memoria o perché se n'è solo sentito parlare; perché se ne ha un vago ricordo legato ai banchi di scuola; perché, come tutte le grandi opere, si amano o si odiano. Sono molte e tutte valide le ragioni per andare a vedere dal vivo «I Promessi Sposi. Opera moderna», monumentale adattamento in versione musical di Michele Guardì e Pippo Flora, in tour a Padova (Gran Teatro Geox) dal 9 al 12 febbraio.

Averli visti in tv non vale, niente a che vedere con l'emozione dello spettacolo dal vivo. Questi «Promessi Sposi», infatti, costati 12 anni di gestazioni e giunti al secondo anno di tournée, sono prima di tutto un grande spettacolo con dieci protagonisti, sei comprimari, ventidue ballerini-coristi che cantano dal vivo su basi musicali realizzate da un'orchestra sinfonica di settanta elementi, una scenografia imponente, proiezioni ed effetti speciali.

«Più vicino a Broadway che all'opera lirica» ha detto il suo regista, Michele Guardì, presentando la seconda edizione, più dinamica ed energica, che ha una nuova overture e nuove coreografie a cura di Martino Muller, già collaboratore di Gilles Maheu per «Notre Dame de Paris» e il «Cirque du Soleil».

Identiche, invece, le melodie di Pippo Flora, che nell'esecuzione per il pianoforte portano il tocco di Sergio Cammariere. E allora il Gran Teatro Geox si fa in quattro (da giovedì 9 a sabato 11 febbraio alle 21, domenica 12 febbraio alle 16) per consentire al maggior numero di spettatori la possibilità di godere da vicino di un'opera irrinunciabile, com'è il primo romanzo storico italiano.

Quel che Alessandro Manzoni scrive a proposito della peste del 1630, che si accinge a raccontare in uno degli excursus più belli del romanzo, ovvero che si tratta di un evento "più noto che conosciuto" può essere facilmente esteso a tutto il romanzo, che vale la pena di avvicinare anche in questa versione live per apprezzare la forza iconica dei suoi personaggi, la potenza narrativa, l'ironia che si posa sulle umane debolezze.

Per gli autori una prova dura da affrontare, specie perché il testo mira a riproporre intatta l'architettura del romanzo e tutti i suoi personaggi. Tra questi due padovani: Vittorio Matteucci (l'Innominato) memorabile “Frollo” in «Notre Dame de Paris», poi apprezzato in Jesus Christ Superstar, Dracula, La Divina Commedia, Tosca; e Chiara Luppi (Pepetua e la mamma di Cecilia), che è stata "Esmeralda" in Notre Dame e Maria Maddalena in Jesus Christ e oggi è la «Nutrice» in Giulietta e Romeo di Riccardo Cocciante.

Imponente è il resto del cast che vede Noemi Smorra nei panni di Lucia, Giò di Tonno dei panni di Don Rodrigo e Rosalia Misseri (che sostituisce Lola Ponce) nel ruolo di Gertrude, la “sventurata”- così la chiama Manzoni- monaca di Monza. E poi Graziano Galatone (Renzo), Brunella Platania (Agnese), Salvatore Salvaggio (don Abbondio) Christian Gravina (fra Cristoforo e il cardinale Borromeo), Enrico D'Amore (Egidio), Cristian Mini (Azzeccagarbugli e il Conte Attilio), Vincenzo Caldarola (Il Griso).

Biglietti (da 27,50 euro) online su www.granteatrogeox.com, HappyTicket e Ticketone.

Infoline 049.8644888 - Info Gran Teatro Geox (dalle 18 del giorno dello spettacolo 049.0994641)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia