I primi sei mesi del museo M9 Fedalto resta, Copernico no

Il museo M9 ieri ha festeggiato i primi sei mesi di vita. Inaugurato lo scorso 1 dicembre, il museo del Novecento taglia il traguardo dei primi sei mesi con una media di 7 mila biglietti al mese. E resta l’incertezza del futuro visto che entro il 2021 deve sostenersi da solo. E ora tanti dicono che quei 200 mila visitatori l’anno sono un conto in partenza sbagliato.
L’incertezza del futuro permane. Un articolo su ArtTribune di Massimiliano Zane elenca tante carenze e difficoltà di un progetto così rilevante per Mestre. «Dalle stime del rapporto previsionale mancano all’appello circa 10 mila visitatori al mese per garantirne la sostenibilità. La Fondazione di Venezia, player principale dell’intero progetto, assicura una copertura delle necessità fino al 2021, ma è chiaro che qualcosa non va e che il trend deve essere invertito rapidamente, per evitare il flop», spiega Zane, progettista culturale. Ci vuole tempo continua a ripetere Marco Biscione, direttore del museo, che assicura: «Gli abbonamenti per i residenti sono prossimi. Ci siamo», assicura. Il suo staff lavora al piano di comunicazione nazionale e internazionale. Da settembre le visite delle scuole diventano quotidiane con gli accordi, anche quelli arrivati tardi. Sul fronte dell’area retail, vero anello debole del distretto museale mestrino, le voci di un prossimo addio del ristorante Fc1920 della famiglia Fedalto sono destituite di fondamento. Il ristorante rimane ma forse dovrà rivedere la politica di aprire a pranzo solo la domenica. Si allontana invece l’arrivo del coworking Copernico che era un lascito degli accordi do Valerio Zingarelli. I mesi sono passati e nessuno si ricorda più quella promessa. Si profilano lunghi i tempi per l’arrivo di un’agenzia delle Generali nel complesso di via Meucci che ha ottenuto il via libera alla demolizione e ricostruzione.
Si attendono anche le nuove idee, e i nuovi contratti portati da Edmondo Pasquetti, nuovo amministratore dell’ex Polymnia chiamato dal presidente Giampietro Brunello a riempire M9 di eventi e proposte. Qualcosa si muove, comunque. Gli Amici della Musica di Mestre hanno siglato una intesa con M9 e per i loro concerti in villa portano nel chiostro di via Poerio il 15 giugno l’eclettico pianista Andrea Rebaudengo, specializzato nel repertorio del Novecento e contemporaneo. Venti relatori da 11 paesi sono attesi al summit della realtà immersiva, evento internazionale che si tiene al museo il 27 e 28 giugno con una sezione di aziende che si mostrano alla città, come la multinazionale Nice che si occupa di Home security. A luglio al terzo piano la mostra “Tattoo. Storie sulla pelle”, della Fondazione Torino Musei (apertura da venerdì 5 luglio a domenica 17 novembre). —
Mitia Chiarin
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