«I nostri cuori sono squartati per sempre»

«Si dovrebbe dire che rimarrà sempre nei nostri cuori, ma la realtà è che i nostri cuori sono stati squartati». È un grido di dolore quello di Zahra Kh, amica di Mahtab Savoji, che attraversa i confini e giunge in Italia dall’Iran dove, ora dopo ora, si fa sempre più insopportabile la perdita della ragazza che avrebbe compiuto 30 anni il prossimo 25 febbraio. Il giorno dopo l’annuncio ufficiale della causa della morte per omicidio di Mahtab Savoji, trovata lunedì notte galleggiante in un canale del Lido, i suoi amici si fanno sentire nella sua pagina FB, diventata il muro del pianto di chi non può ancora credere di averla perduta. «Vorrei che le persone sapessero – prosegue Zahra Kh, compagna di scuola e confidente da più di 15 anni – che era una grande artista, un’ottima scrittrice e una stupenda amica. Aveva una particolare intelligenza verbale e una capacità di esprimersi brillante. Per questo a scuola era stata eletta come rappresentante di classe e lo sapeva fare molto bene, una volta ho evitato una punizione proprio grazie a lei e a come aveva trovato il modo di difendermi con l’insegnante». Non mancano parole dure dettate dalla rabbia nei confronti dell’Italia, dove la ragazza era venuta a studiare pensando di ricevere una borsa di studio che invece non ha avuto, nonostante dicono gli amici, avesse i requisiti. Sarebbe stato anche questo il motivo che ha spinto Mahtab ad andare a vivere in una casa subaffittata, ma molto economica senza immaginare che lì sarebbe iniziato un incubo. «L’Italia era la terra dei suoi sogni – continua la sua a mica di Tehran – mi dispiace non voglio essere negativa, ma noi abbiamo mandato una bella ed educata ragazza e abbiamo avuto il risultato peggiore. Adesso siamo disperati e non riusciamo a capacitarci dell’accaduto». Qualcuno scrive di sentire ancora il suono della sua voce nella testa, altri che continueranno a taggarla nelle foto sicuri che lei da dove si trova ora sarà sempre presente. S. B. N., un altro amico di Teheran: «Mahtab era una stella dentro a questo mondo buio. In un modo molto tenero lei ci ha dato la luce, per poi andarsene subito via. Noi non ti dimenticheremo mai».
Vera Mantengoli
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