I malati di Parkinson trovano aiuto agli Alberoni

LIDO L’Ospedale San Camillo stila un primo bilancio delle attività svolte dall’Unità Operativa che segue nello specifico i malati di Parkinson. In 18 mesi sono stati 400, da tutta la provincia, i...

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L’Ospedale San Camillo stila un primo bilancio delle attività svolte dall’Unità Operativa che segue nello specifico i malati di Parkinson. In 18 mesi sono stati 400, da tutta la provincia, i pazienti seguiti dal personale diretto dal professor Angelo Antonini che spiega: «Ci occupiamo di tutti i problemi riguardanti la malattia sin dalle prime fasi ma, considerata la nostra alta specializzazione, soprattutto di terapie per i pazienti complessi e della loro valutazione per terapie chirurgiche, infusionali così come anche di trattamenti riabilitativi mirati seguendo protocolli internazionali». Solo nell’area lagunare di Venezia oltre mille sono le persone affette dal morbo di Parkinson, malattia che colpisce più frequentemente chi ha più di 60 anni. “Ci occupiamo anche di malattie del movimento più rare come l’atrofia multisitemica e la paralisi sopranucleare progressiva con protocolli di ricerca molto mirati _ prosegue il professor Angelo Antonini _ Lo staff è formato da 5 neurologi, 4 neuropsicologi, 1 dietologo di riferimento, figura importante in quanto il farmaco principale per il Parkinson è rappresentato da un aminoacido, precursore naturale della dopamina, e l’alimentazione condiziona l’efficacia della terapia. Nel nostro centro ci occupiamo di tutte le problematiche legate al Parkinson inclusi i disturbi della memoria e del comportamento». Domani anche all’Ospedale San Camillo degli Alberoni sarà ricordata la Giornata nazionale del Parkinson, iniziativa dedicata ai pazienti, ai loro familiari e ai medici interessati alla materia. Giunta alla terza edizione, è promossa dalle due società scientifiche italiane dedicate allo studio del Parkinson e allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche. (s.b.)

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