I fratelli tecnologici La “Nanoceramica” e le vernici per barche

Una protezione per le barche realizzata con le nanotecnologie. Un film invisibile di microceramica che protegge gli scafi dall’usura dell’acqua salsa e dai raggi ultravioletti. In tempi di crisi e di chiusure totali c’è chi prova a reinventarsi. Due giovani veneziani, i fratelli Nicolò e Michael Marin, hanno avviato una nuova attività in via Fratelli Bandiera a Marghera. L’azienda familiare si chiama «Nanoskin» ed è collegata con i produttori già attivi in mezzo mondo. Ma per Venezia è una novità. «I ragazzi hanno avuto coraggio, a investire in questo momento di difficoltà economiche per tutti», dice la madre Antonella Addolori.
Attività che muove i primi passi e riscuote un certo consenso. «La pellicola», dicono, «può essere utilizzata per protezione su molte superfici. Le barche, ma anche le auto e i monumenti».
Per preservarli ad esempio da inquinamento e azioni vandaliche o scritte. Per realizzare il composto ci si serve delle nanotecnologie. La lavorazione viene fatta su microparticelle di ceramica, sciolte fino a diventare una sottile vernice. «Nanoskin è un’azienda nata con le sole nostre forze», dicono, «e potrebbe cambiare radicalmente il modo di conservare scafi antichi, pietre e imbarcazioni d’epoca.
La protezione è efficace anche contro gli agenti atmosferici, l’umidità e le muffe ma anche i raggi ultravioletti.
«La caratteristica», dicono, «è quella di mantenere il prodotto allo stato originale, isolandolo in pratica dagli agenti esterni ma facendolo respirare».
Una scommessa che i fratelli Marin adesso vogliono vincere. —
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