I colori della pace e gli studenti per l’addio al maestro Daniele

Almeno 1500 persone hanno partecipato al funerale dell’ex consigliere Masiero Commossi i rappresentanti del mondo della politica, della scuola e del Comune



Ieri alle 14 il sagrato della chiesa di Salzano era già pieno. In attesa del feretro, previsto dopo mezz’ora, in chiesa si faticava a entrare, proprio come martedì sera, quando è stato recitato il rosario.

Ieri davvero l’intero Comune, e non solo, ha dato l’ultimo saluto a Daniele Masiero, 63 anni, maestro delle elementari, ex assessore e consigliere comunale dell’attuale legislatura, già referente di decine di associazioni, dall’Avis all’Aido, passando per la Protezione civile, il Gruppo gemellaggio e tanti altri. Tutti hanno voluto rendere omaggio all’uomo, morto d’infarto domenica nella sua casa. Almeno 1500 persone sono arrivate a Salzano per il rito funebre, a cui si sommano gli esponenti della politica di ieri e di oggi del comprensorio. Alla cerimonia erano presenti anche carabinieri e polizia locale.

In tanti volevano bene a Daniele Masiero e ieri lo hanno dimostrato a lui e alla sua famiglia, composta dalla moglie Mariagrazia, parte del corpo dei vigili Unione del Miranese, e dalla figlia Irene. Una celebrazione, officiata dal parroco don Giulio Zanotto, che ha commosso tutti, grandi e piccini. I suoi studenti di quarta elementare sono arrivati con i colleghi di Masiero, mentre a rappresentare Salzano, vista l’assenza del sindaco Luciano Bettetoperché all’estero, c’era il vice Gianni Bolgan.

La parola «grazie» è stata la più usata. Un gruppo di ragazzi ha accolto la bara con uno striscione con i colori dell’arcobaleno e la scritta: «Non c’è nessuna strada che porta alla pace. La pace è la strada».

«Ho voluto più bene a voi che a Dio» dice don Giulio nell’omelia, ispirandosi al testamento di don Lorenzo Milani «ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto». E poi, ancora. «Era in lotta con Dio», prosegue il sacerdote, «perché mi diceva che se esiste, dovrebbe giustificarsi per la sofferenza dei bambini e dei suoi prematuri lutti familiari. Ma Daniele assomiglia tanto ai giusti descritti nel Vangelo: faceva del bene perché aveva davanti delle persone».

I ricordi sono stati più d’uno: «Ci ha lasciati una persona buona, continua a guidarci da lassù. Salzano ti è e ti sarà sempre riconoscente», dice Bolgan, mentre il vice presidente del consiglio regionale, Bruno Pigozzo, di cui Masiero è stato assessore negli anni da sindaco, non trattiene le lacrime. E s’interroga. «Di questo patrimonio lasciato da Daniele», chiede, «che ne facciamo? A noi la risposta». Per la collaboratrice vicaria dell’istituto comprensivo Dante Alighieri, Manuela Bernardi, «Abbiamo perso il maestro, ma non i suoi insegnamenti e le sue lezioni», mentre i suoi alunni e le famiglie «Ci hai educati ad amare la scuola e ci mancheranno i momenti di aggregazione». La salma di Masiero sarà cremata. —



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