I banditi portano via 12 quintali di rame

TORRE DI MOSTO. Colpo grosso dei soliti ladri del rame. Ben 12 quintali del pregiato oro rosso sono stati rubati dalla ditta Marta Casagrande, in via Foscolo numero 8, non lontano dal centro di Torre. I banditi hanno forzato una porta penetrando nella struttura. Sul fatto stanno indagando i carabinieri di San Stino e in supporto i militari del Norm della compagnia di Portogruaro. Il danno è da quantificare, ma dovrebbe superare i diecimila euro. I furti di matasse in rame stanno divenendo una consuetudine nel Veneto orientale, e nel vicino Friuli. Presi di mira, nell'ultimo mese, sono stati soprattutto i cimiteri. In quello di Blessaglia di Pramaggiore in via Callalta sono stati rubati sei quintali di rivestimenti in rame dal tetto; analogo discorso, con danni più lievi, nei tre cimiteri di Giai, Gruaro centro a Bagnara. Nei giorni scorsi nella pordenonese Pravisdomini un ladro fu arrestato mentre stava eseguendo un analogo colpo, sempre in un cimitero.
Stavolta i predoni dell'oro rosso hanno cambiato tiro, compiendo un salto di qualità. La scoperta del furto nell'azienda di Torre di Mosto è stata fatta nella mattinata di domenica, in modo del tutto casuale. Uno dei titolari ha scoperto la porta forzata. Dall'interno di un magazzino i ladri hanno portato via svariate matasse di cavi elettrici in rame, per un peso di 12 quintali circa. Dopo la scoperta sono stati chiamati i carabinieri e sul posto si è recata una gazzella della stazione di San Stino, nel cui ambito di competenza ricade l'intero territorio di Torre di Mosto. Ai militari non è rimasto altro da fare che eseguire i primi rilievi e avviare le indagini, confrontando questo furto con i precedenti.
Rosario Padovano
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