Hotel Jalisco scagionato per i malori dei rugbisti

Asl 10 e Arpav hanno escluso che la responsabilità dei malesseri sia dell’albergo I gestori: «Giorni di attesa ma ora le analisi dimostrano la nostra professionalità»
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Esito negativo per gli esami degli alimenti, "scagionato" l’hotel Jalisco. Una ventina di giovani rugbisti lombardi, ospitati in albergo a Jesolo per partecipare a un torneo a Treviso, si erano sentiti male ed erano finiti al pronto soccorso di Treviso dopo la cena nell’hotel, con dolori allo stomaco. Avevano mangiato lasagne e bocconcini di pollo, contorno di verdure e patatine, dessert. Il dito dei responsabili del gruppo era puntato sull’hotel e la cena consumata, tanto che si erano rivolti a un legale.

L’Asl 10 ha effettuato le analisi degli alimenti dopo i dovuti controlli della struttura dal punto di vista igienico e sanitario, anche questi risultati subito negativi. Il dipartimento di prevenzione dell’Asl 10 si è messo in moto appena dopo la segnalazione dall’ospedale di Treviso secondo il protocollo previsto in questi casi. Gli esami effettuati in laboratorio ai campioni degli alimenti della cena prelevati in hotel hanno dato infine esito negativo.

«Sono stati giorni di tensione», dicono i proprietari dell’hotel, tra cui il direttore Domenico Antonio Scarfò, «e rimane una certa amarezza per quanto accaduto. Non è stata la cena nel nostro hotel a causare malessere ai giovani rugbisti. Lo confermano le analisi microbiologiche dell’Arpav dopo i prelievi degli ispettori dell’Asl 10. I risultati delle analisi confermano la genuinità dei cibi. Abbiamo atteso con pazienza, desiderosi di far chiarezza per salvaguardare il buon nome dell’hotel. Resta da confermare se possa essersi trattato di un virus intestinale dal momento che alcune persone avevano dichiarato agli ispettori dell’Asl 10 di aver avuto sintomi gastro intestinali già nei giorni precedenti il loro soggiorno. Gli accertamenti hanno confermato ciò per cui sempre ci siamo contraddistinti, grande ospitalità, estrema pulizia e igiene, cura dei particolari e ottima cucina».

Dal Consiglio comunale si è alzata la voce di Mirco Crosera: «Dell onestà della famiglia Scarfò noi jesolani non avevamo alcun dubbio e auguro a tutto lo staff una buona stagione». Il presidente dell’Aja, Alessandro Rizzante: «Avevamo piena fiducia nella gestione della struttura, adesso attendiamo anche l’esito delle altre analisi per un compiuto commento su tutta questa vicenda».

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