«Hotel in piazza Mazzini i turisti stanno scappando»

Jesolo. Schiamazzi e spaccio fino all’alba, si alza la protesta degli albergatori La titolare dell’Excelsior: i clienti sono inferociti, li stamo perdendo tutti
F.GAVAGNIN JESOLO PIAZZA MAZZINI ALLARME UNABOMBER ..ORE 11.30 CURIOSI E FORZE DELL'ORDINE
F.GAVAGNIN JESOLO PIAZZA MAZZINI ALLARME UNABOMBER ..ORE 11.30 CURIOSI E FORZE DELL'ORDINE

JESOLO. Piazza Mazzini, una battaglia ormai quotidiana. Ora prendono posizione i titolari dell'Hotel Excelsior che si uniscono alla protesta guidata da Venerino Santin dell'hotel Principe Palace. Lui e altri duecento tra residenti e attività hanno presentato un esposto al prefetto. E già si sono unite altre centoadesioni. La signora Anna Balduit, titolare dell'Excelsior ha dovuto fare i conti in questi giorni con una serie di disdette di ospiti, soprattutto austriaci e tedeschi, che hanno abbandonato le stanze per il troppo chiasso notturno.

«Chi vive piazza Mazzini sa veramente con quali difficoltà ci troviamo a combattere quotidianamente», spiega Anna Balduit, «penso sia interesse della comunità che la piazza non venga considerata la latrina di Jesolo. E non esagero. Per attraversare la piazza la mattina presto ci vogliono gli stivali perché bisogna fare lo slalom tra escrementi umani di ogni genere. Fuori dell'Excelsior dobbiamo quotidianamente lavare. Quando fa buio non è consigliabile uscire fronte mare per una passeggiata: è zona di spacciatori. Il 5 settembre sono partiti tre ospiti esasperati per non poter dormire, questa notte appena trascorsa la musica assordante che viene trasmessa dalla Capannina ha continuato fino alle 3 e mezza della mattina, gli ospiti hanno cominciato a scendere in pigiama alle 2 di notte oramai inviperiti perché non riuscivano a prendere sonno. È mai possibile che non si voglia porre rimedio a questa situazione?», si chiede, «un cliente ha ventilato l'idea che possano esserci degli interessi superiori affinché la piazza venga sempre più degradata. A questo punto, c'é da pensare che un fondo di verità possa esserci, il cliente straniero non ammette e non accetta che non ci sia soluzione!».

I titolari della Capannina Beach si sono sempre difesi precisando di aver investito migliaia di euro per le barriere antirumore, la sicurezza e altri accorgimenti. Ma ormai si assiste a uno scontro totale: da una parte le attività che vorrebbero una piazza tranquilla in cui anche le famiglie possano vivere la loro vacanza, seppure immersi nel divertimento. Dall'altra le attività legate al divertimento notturno e giovane che interpretano piazza Mazzini come il centro della movida e che hanno costruito su questo visione la loro economia.

Giovanni Cagnassi

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