«Ho mantenuto la promessa a Marco e Gloria»
L’amico dei giovani morti a Londra ha compiuto il viaggio che avevano organizzato insieme

SAN STINO. Derubato mentre viaggia lungo l’Italia per ricordare i suoi amici Marco Gottardi e Gloria Trevisan, compagni ai tempi dell’Università di Venezia, morti nel rogo del Granfell Tower di Londra. È la disavventura più brutta, delle diverse cui ha dovuto fare fronte, capitata al sandonatese Carlo Michelino, che è rientrato ieri alle 13, a casa di Marco Gottardi, portando a termine il viaggio. È stato accolto dal padre di Marco, Giannino Gottardi. «Michelino», dice il papà di Marco, «durante gli anni di studio ha condiviso mille momenti con Marco e Gloria. Aveva giurato che assieme avrebbero compiuto un viaggio in moto lungo l’Italia, ma questo progetto non si è potuto realizzare, proprio per la tragedia delle Grenfell Tower, dove Marco e Gloria hanno perduto la vita». Partendo da San Donà di Piave il 5 agosto, Michelino ha attraversato Veneto, Emilia, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, risalendo poi attraverso la Basilicata, la Campania e Lazio e Toscana. «Erano tappe decise e condivise ormai anni fa con Marco», ricorda il padre, «volevano vivere l’Italia per vincere anche i pregiudizi sui territori; volevano visitare le località toccate dai terremoti e vedere da vicino le bellezze e i luoghi simbolo del nostro Paese». Non tutto è andato liscio, ma Carlo Michelino è riuscito ugualmente a portare a termine il suo viaggio per l’Italia dedicato a Marco e Gloria. Gli incidenti di percorso sono stati nell’ordine la leva della frizione della sua moto che si è rotta a Trevi, in Umbria; il, bancomat dimenticato al distributore di Matera, e poi in piazza Sonnino a Trastevere, quartiere di Roma, il furto di casco e navigatore. «Carlo ha manutenuto la promessa fatta anni fa a Marco. La promessa del viaggio l’abbiamo ricordata anche il giorno dei funerali. Sembrava un’avventura facile da compiere, ma non è stato così. Si sono presentate le difficoltà ma ora che il viaggio è terminato positivamente la felicità per questa impresa raggiunta è immensa. Michelino», conclude papà Giannino, «ha mantenuto la promessa da vero uomo, di quelle che lasciano il segno».
Rosario Padovano
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