Tegnùe di Chioggia, rimossi oltre 500 kg di rifiuti marini grazie al progetto Poseidone
Un intervento chiave per la tutela dell’habitat marino, realizzato con la collaborazione di enti pubblici e operatori subacquei

Si è conclusa con successo la seconda e ultima campagna di pulizia dell’habitat marino nel sito Natura 2000 delle Tegnùe di Chioggia, parte del Progetto Poseidone, finanziato dal Programma Interreg Italia–Slovenija e mirato alla tutela della biodiversità marina e alla conservazione degli habitat naturali. L’intervento ha portato alla rimozione di circa 320 kg di rifiuti marini dalla Tegnùa Cittadella (Area 1), a cui si sommano i 250 kg raccolti nel 2024 nell’Area 3, per un totale di 570 kg nel biennio 2024–2025.
«Il progetto Poseidone ha rappresentato un’importante azione conservativa per il sito delle Tegnùe, ottenendo grande attenzione a livello locale – ha dichiarato l’assessore regionale alla Pesca, ai Parchi e al Territorio, Cristiano Corazzari – Confido che, grazie al supporto di ulteriori progetti comunitari, possano essere avviate nuove azioni di rilievo conservazionistico, in grado di sensibilizzare il singolo individuo ad assumere comportamenti responsabili e rispettosi, custodendo esso stesso questo inestimabile patrimonio naturale in cui vive».
La seconda fase operativa si è svolta dal 10 al 13 giugno 2025, coinvolgendo due team di Operatori Tecnici Subacquei (OTS) di IDRA, supportati dagli esperti scientifici di Laguna Project e da tre imbarcazioni. L’attività è stata preceduta da una fase di mappatura subacquea realizzata dal Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato della Questura di Venezia, che ha consentito la georeferenziazione dei rifiuti e la valutazione del loro impatto ambientale, secondo il protocollo HANDS ON MANUAL FOR FISHING GEARS REMOVAL, elaborato nell’ambito del progetto LIFE Ghost.
I materiali recuperati erano principalmente reti da pesca, cime, calze da mitilicoltura e, in misura minore, rifiuti urbani. Particolare attenzione è stata posta alla tutela della biocenosi locale, evitando danni a specie endemiche e protette.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione tra enti pubblici e soggetti tecnici, tra cui il Comune di Chioggia, l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto e Veritas, che ha gestito il conferimento dei rifiuti raccolti. L'efficacia dell'azione dimostra il valore della cooperazione istituzionale e dell'approccio interdisciplinare, fondamentali per la conservazione degli ambienti marini più delicati.
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