«Hanno cercato di investirmi»

MEOLO. «Prima mi hanno puntato due coltelli addosso e poi la pistola». Ivano Beraldo non ha paura quando racconta cosa gli è accaduto ieri sera alle 19.30 a Marteggia. È stato lui a guidare la ribellione di un intero quartiere contro i ladri nelle abitazioni della zona. «Sono arrivato in bicicletta quando stavano uscendo dalla casa al civico 10 con il bottino», ricorda Beraldo, «gli ho gridato: “Cosa fate?”. E loro mi hanno risposto: “Cosa vuoi?”. Parlavano con accento dell'Est, forse rumeno. Non ho avuto dubbi su quanto stesse accadendo in quel momento. Io non ci ho più visto e a quel punto ho gridato ancora: “Ladri di m...”. Due di loro hanno estratto il coltello e me lo hanno puntato addosso. Mi avrebbero colpito senza pensarci. Intanto sono entrati nell’auto per scappare. Io mi sono avvicinato ancora alla macchina. Quello alla guida allora ha estratto la pistola, ha allungato il braccio fino a quando è uscita dal finestrino e l'ho vista bene. Sono sceso dalla bici, d'istinto mi sono protetto e ho lanciato la bicicletta contro l'auto. Loro hanno accelerato all'improvviso per investirmi. Mi sono scansato in tempo, e quando ho guardato l'auto stavano allontanandosi a tutta velocità». Più di questo non avrebbe certo potuto fare questo cittadino che ha cercato in tutti i modi di fermarli. In via Montin si conoscono davvero un po’ tutti. Il rammarico è che non sono riusciti ad aiutarsi fino in fondo, a bloccare e mettere in fuga i ladri prima che rubassero. Si sono ritrovati assieme fuori dalle case, salutandosi cordialmente prima di cena, commentando quanto accaduto in quei pochi minuti di terrore. In fondo sono usciti dalle case, hanno gridato, si sono aiutati l'uno con l'altro. Uno di loro ha rischiato grosso. Ma davanti a coltelli e pistole non si scherza.(g.ca.)
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