Guide turistiche Il Tar accoglie i primi due ricorsi

Stabilendo che è illegittimo il principio secondo il quale anche per gli orali è necessario raggiungere la sufficienza in ogni singola prova il Tar ha accolto i primi due ricorsi presentati contro la Provincia da due aspiranti guide turistiche bocciate dalla commissione d’esame del concorso che si è concluso a fine maggio. Con una sentenza di 9 pagine la sezione prima del tribunale amministrativo ha quindi accolto le tesi degli avvocati Andrea Zuccolo e Stefano Sacchetto di Mestre aprendo la strada a una serie di altri ricorsi da parte di chi - una quindicina di persone - si trova nell’identica situazione dei due che hanno presentato e vinto il ricorso. Come l’aspirante guida turistica che all’esame, pur avendo conseguito un punteggio totale di 44,70 punti su 60 (superiore alla soglia minima di 42 punti, pari alla medie del 7) non è stato abilitato dalla commissione provinciale per aver preso un’insufficienza nella prima delle prove orali (storia dell’arte, storia veneta, geografia turistica, itinerari turistici, legislazione turistica e lingua straniera).
Una clausola - quella relativa alla necessità di ottenere la sufficienza in tutte le prove orali - adottata «in eccesso di potere» dalla Provincia, spiega la sentenza del Tar, perché non prevista dalla legge in materia di concorsi per guida turistica secondo la quale, dopo lo scoglio degli scritti, la sufficienza va considerata sull’insieme delle prove orali, e non su ogni singola prova. La colpa della Provincia, si capisce dalla sentenza, è quindi quella di aver redatto un bando di concorso più restrittivo del regolamento.
Insomma, per il Tar: chi zoppica in storia veneta ma va alla grande in geografia turistica merita di diventare guida turistica. Ora si tratta di capire quali siano le intenzioni della Provincia che aveva costruito il bando sulla base di una precedenza sentenza del 2009 e che quindi riteneva fosse blindato.
L’ente, sulla base della sentenza del tribunale amministrativo, ha davanti a sé tre opzioni: presentare ricorso al consiglio di Stato, rendere esecutiva la sentenza per i ricorrenti oppure estenderla a tutti coloro che si trovano nella stessa situazione, evitando loro di rivolgersi al tar (risparmiando i soldi dell’avvocato) con la quasi certezza di vedersi accolto il ricorso. «Ci dobbiamo ragionare anche con i legali dell’ente» spiegano dall’ufficio Turismo della Provincia «anche per capire nel dettaglio quali sono le contestazioni che ci vengono mosse, visto che il nostro bando è stato redatto proprio tenendo conto di una precedente sentenza del tar». La decisione della Provincia dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana. Il concorso che abilita alla professione di guida turistica si tiene di norma ogni due anni. Quest’anno, dopo la prima scrematura delle prove scritte, gli orali si sono tenuti tra il 27 febbraio e 22 maggio, e di 240 candidati ne sono stati “promossi” solo 12, 9 donne e 3 uomini. Ora, se la provincia dovesse decidere di promuovere anche i possibili ricorrenti, il numero dovrebbe quindi salire di una decina.
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