Guidava l’auto in cui morì il rapper Young Wave Una 23enne a giudizio

CINTO

Ezio Marinato e tutta la sua famiglia, comprese la moglie, le due figlie e la mamma, nell'udienza celebrata lunedì a Pordenone si sono costituiti parte civile contro Cristina Stancu, rinviata a giudizio con l'accusa di omicidio stradale. La 23enne guidava la vettura la sera dell'incidente in cui, nell'estate 2019, rimase ferito gravemente Alessio Marinato, il rapper Young Wave, originario di San Vito al Tagliamento, ma da sempre residente a Cinto come tutto il resto della famiglia: l'artista si spense qualche giorno dopo all'ospedale di Mestre e la famiglia, interpretando i suoi sentimenti, decise di donare gli organi.

«Quella di costituirci parte civile è stata una scelta sofferta» afferma Ezio Marinato «Noi non nutriamo sentimenti di rivalsa verso la ragazza. Ormai le cose sono andate così. Ci affidiamo al nostro legale, Igor Visentin».

La famiglia Marinato non ha avuto ancora un risarcimento. Ma nulla purtroppo, potrà restituire Alessio alla sua vita e Young Wave alla sua musica: nemmeno i soldi. Alessio all'epoca aveva 22 anni e stava progettando una carriera musicale. I suoi brani erano già molto apprezzati quando avvenne il drammatico incidente su una strada interna. Lui era passeggero, Cristina guidava, dietro c'erano altri due amici. E pensare che Alessio non avrebbe dovuto salire in auto, ma poi aveva cambiato idea all'ultimo.

«Mio figlio era un signore» ricorda papà Ezio «aveva una sensibilità naturale e un cuore grande. Con i suoi testi ci parla ancora oggi. Ci ha lasciato in eredità la sua arte. Scopriamo di lui qualcosa di nuovo, ogni giorno».

Il mondo sportivo e associativo ricorda in ogni occasione pubblica sia Alessio sia il dj Fabio Tasca, anche lui perito per incidente stradale. —



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