Grave dopo il parto, i genitori denunciano il ginecologo e l'Asl 13

Mamma e papà si rivolgono al Tribunale del Malato della Riviera: il piccolo, nato a Dolo a fine 2014, non deglutisce e muove male un braccio. L’azienda sanitaria: verificheremo

DOLO. Un parto difficile il giorno di Santo Stefano del 2014 provoca danni gravi a un neonato nato all’ospedale di Dolo: i genitori si appellano al Tribunale del Malato e denunciano il ginecologo Andrea Stampini e l’Asl 13. A raccontare la storia sono gli stessi genitori, una giovane coppia di Camponogara. «Il 26 dicembre», spiega il papà del bimbo, «mia moglie si è recata in Ostetricia per partorire. Alle 16.40 c’è stata la rottura spontanea del sacco amniotico, ma il parto era complicato dalla posizione del feto. A quel punto la mia compagna ha chiesto il cesareo. Ma il medico che ha gestito la situazione ha deciso che il bimbo doveva nascere con parto naturale e non ha ascoltato le richieste mie, né quelle di mia moglie».

La situazione però si è complicata. Alle 23.20, allertato dai colleghi, è stato fatto intervenire in sala parto il medico smontato dal turno precedente che alle 23.25 è riuscito ad estrarre il feto, nato vivo ma con gravi sofferenze. Il piccolo, viste le condizioni, è stato urgentemente trasferito a Padova A tre mesi dalla nascita, i danni sul piccolo sono gravi. E il quadro clinico potrà essere completo solo quando il bimbo compirà tre anni. «Mio figlio», racconta la mamma, «mangia con un sondino perché non può deglutire. Non muove bene un braccio. Dovrò lasciare il posto di lavoro per poterlo accudire e lo faccio volentieri, ma quello che è successo è imperdonabile. La condotta di quel medico e la sua ostinazione ci hanno rovinato la vita e soprattutto quella del nostro bambino». Se il piccolo non riuscirà a mangiare, a breve dovrà essere fatta un’operazione allo stomaco per nutrirlo artificialmente. «A ora non abbiamo osservato problemi neurologici», aggiunge il padre, «ma non è detto che non ce ne siano. Ci hanno detto che dovremo aspettare i tre anni di età per capire quali siano le conseguenze di questo parto disgraziato».

I genitori si sono affidati al Tribunale del Malato che con l’avvocato Silvia Sorrentino ha fatto denuncia dell’accaduto alla Procura. La presidente del Tribunale del Malato Sandra Boscolo sottolinea come il dottor Stampini, che non è in forze all’Asl 13 ma è un medico a chiamata (cioè a disposizione in caso di emergenza) fosse già stato implicato in casi simili. «Il medico», dice la presidente Boscolo, «è stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di 165 mila euro circa a favore dell’azienda sanitaria in cui operava precedentemente. Se il tribunale riconosce che il medico, nell’esercizio delle sue funzioni, ha commesso una “colpa grave”, lo Stato può appellarsi al principio di responsabilità individuale e rivalersi sul medico stesso». L’Asl 13, interpellata sul caso specifico, promette «un’indagine immediata e accurata su quanto successo e sull’operato del medico».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia