Giusto contro Pea «Non lascia parlare»

C’è chi l’ha buttata in politica: la Lega è inquieta, vuole maggiore considerazione nella maggioranza Brugnaro. Ma lei, la presidente della commissione Turismo Giorgia Pea, minimizza. «Mi spiace di...

C’è chi l’ha buttata in politica: la Lega è inquieta, vuole maggiore considerazione nella maggioranza Brugnaro. Ma lei, la presidente della commissione Turismo Giorgia Pea, minimizza. «Mi spiace di avere interrotto il discorso del consigliere Giusto, mi sono subito scusata. Ma dovevamo liberare la stanza, c’erano altre riunioni previste. Solo questione di tempi». Fa discutere lo scontro verbale avvenuto tra la Pea e Giusto, nel corso di una commissione convocata in terraferma sull’emergenza turismo. L’esponente leghista se n’è andato infuriato, sbattendo la porta. «Mi ha impedito di fare il mio dovere di consigliere», dice, ancora arrabbiato, «tra l’altro volevo ricordare all’opposizione, che fa il suo mestiere, come anche una mia proposta di fermare i cambi d’uso sia stata bocciata dalla maggioranza di centrosinistra, otto anni fa. Ma la Pea non mi ha lasciato parlare».

Giusto se l’è presa due volte. Perché, dice, si è deciso di convocare a Mestre una commissione che parlava dei problemi veneziani. Contrarietà sarebbe stata espressa anche sul fatto che la numerosa delegazione veneziana del Comune a Parigi fosse formata da consiglieri, assessori e dirigenti tutti di terraferma. «Certo, non c’era neanche un veneziano....», dice.

Nella riunione parigina, al contrario di Forza Italia e Lega, che non hanno partecipato ai lavori, il partito del sindaco ha avuto un ruolo di primo piano e molta visibilità. La Pea, seduta alla sinistra di Brugnaro ha anche potuto illustrare il percorso sulle proposte per arginare i flussi turistici in corso nelle commissioni. «Stiamo facendo un buon lavoro, dico di aspettare un po’ e vedrete», dice la Pea, che di professione fa l’avvocato. «Invece qua ci saltano addosso, la Municipalità addirittura dice che abbiamo sprecato i soldi per le commissioni. Ma è la prima volta che si fa qualcosa del genere».

Polemiche e frecciatine. Che si inseriscono in un quadro politico modificato rispetto a quello dello scorso anno. Con l’abbandono dei due consiglieri confluiti nel Gruppo Misto (Ottavio Serena e Renzo Scvarpa) il partito del sindaco non dispone più della maggioranza assoluta in Consiglio comunale. Acquistano in qualche modo un peso maggiore i consiglieri alleati. A cominciare proprio da Lega e Forza Italia. (a.v.)

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