Giudecca, l’ex Scalera aperta ai cittadini: «Venezia non diventi un albergo diffuso»

L’Assemblea sociale per la casa ha organizzato per domenica 2 novembre un momento di contestazione e incontro, verso la mobilitazione prevista per i Property Days a Mestre

Maria Ducoli
L'ex Scalera alla Giudecca
L'ex Scalera alla Giudecca

Da luogo abbandonato a spazio comunitario, l’ex Scalera della Giudecca, domenica 2 novembre apre le sue porte come forma di resistenza alla trasformazione della città in un grande albergo diffuso.

Una giornata che sarà di contestazione e di incontro e che vuole essere un primo tassello della mobilitazione popolare contro i “Property Days” in calendario i prossimi 10 e 11 novembre all’Museo M9 di Mestre, con il patrocinio del Ministero del Turismo.

Si tratta di un evento dedicato a gestori o proprietari di immobili in locazione turistica, che avrà al centro strategie mirate per incrementare il business. Ideato e organizzato da FormazioneTurismo.com, Property Sold Out e Formazione Alberghiera, è riservato esclusivamente ai professionisti del settore e vede tra i relatori rappresentanti di molti tra i soggetti più influenti del settore, a partire da Airbnb e Booking, oltre ad avvocati, consulenti, e responsabili dei più vari portali.

L’ex Scalera aperta il 2 novembre

L’Assemblea sociale per la casa (Asc), dopo aver organizzato un’assemblea pubblica in programma il prossimo 4 novembre a Sale Docks, Dorsoduro, per preparare la contestazione da portare a Mestre, ha già messo in piedi un’altra iniziativa, chiamando a raccolta i cittadini domenica 2 novembre, alla Giudecca. In via eccezionale, l’ex Scalera in fondamenta de le Riformate sarà aperta alla comunità, trasformandosi da spazio abbandonato a luogo di ritrovo. Si parte alle 10 con la colazione, alle 12 pasta e fasioi popolare, alle 15 vin brûlé per tutti. Per tutta la giornata tour guidati attraverso la storia e gli spazi dell’Ex Scalera, per immaginare insieme futuri possibili.

«Tutti questi antri vuoti dovevano essere case, adesso vogliono trasformarli negli ennesimi alberghi», spiegano gli attivisti dell’Asc, «A pochi giorni dall’evento dei Property days dove si riunirà chi specula su affitti brevi e Airbnb abbiamo liberato e aperto questo luogo simbolico di abbandono e crisi abitativa in città».

Lo stabile, adiacente all'Hilton Molino Stucky Hotel, nel 2024 è stato acquistato all’asta dal gruppo pugliese Marseglia, dopo il fallimento della precedente proprietà, la società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone.

Lo scorso anno, Marseglia ha presentato al Comune un possibile piano di recupero che salvaguardi gli alloggi già destinati ai veneziani ma consenta anche un possibile equilibrio economico dell'operazione con la realizzazione accanto ad esse anche di residenze alberghiere funzionali alla presenza dell'Hilton Molino Stucky.

Sulla Giudecca, infatti, non grava il vincolo del decreto blocca alberghi del Comune in funzione, invece, da qualche anno per la città storica. Proprio per questo, gli attivisti non ci stanno: «E’ l’ennesimo buco nero del centro storico», spiegano, «e l’ipotesi di allargamento dell’Hilton inevitabilmente preoccupa: questa città non può diventare un albergo».

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