Giro di fatture false, Negro va verso il processo

Un passo verso il processo.
Il pubblico ministero Stefano Buccini ha chiuso le indagini a carico di quindici tra professionisti ed imprenditori del veneziano, accusati dalla Procura di aver messo in piedi - negli anni - un vorticoso giro di false fatture, emesse per simulare spese mai effettuate. Obiettivo: evadere il Fisco sia mettendo in detrazione uscite inesistenti, sia chiedendo il rimborso di Iva mai pagata.
Al centro del quadro - secondo l’accusa mossa dal pm - ci sarebbe il commercialista mestrino Igino Negro, professionista molto conosciuto in città, già consigliere nel Cda di Avm-Actv (incarico dal quale si è dimesso in seguito alle indagini) e nel collegio sindacale di CVM-Casinò di Venezia Spa, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.
Sotto la lente della Procura è finito un giro di affari di stimato in 11 milioni di euro e un’evasione per oltre 3 milioni, tra Iva non pagata e spese inesistenti messe in detrazioni. Indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Finanza di Venezia, coordinate dal pm Buccini, venute alla luce a giugno 2019 con i sequestri disposti dalla giudice Maria Luisa Materia.
Quindici gli indagati di questa inchiesta, tra consulenti tributari di Mestre e Caorle ed imprenditori di Venezia, Scorzè, Mira, ma anche Treviso, Pescara, Vasto, con residenza a Chieti, L’Aquila, Ravenna, tra imprese edili e pompe funebri. I reati ipotizzati dalla Procura di Venezia sono quelli - a vario titolo - di evasione fiscale, indebite compensazioni di crediti di imposta, emissione ed utilizzo di false fatturazioni al fine di evadere le imposte.
Secondo l’accusa, mossa dalla Procura in sede di richiesta di sequestro preventivo, la macchina del raggiro avrebbe visto i consulenti tributari impegnati nel compito di “reclutare” imprese di nuova costituzione o in difficoltà finanziaria, disponibili ad emettere fatture per operazioni inesistenti «sia per creare costi fittizi da portare indebitamente in deduzione, sia per generare crediti Iva inesistenti. Tali crediti fittizi venivano poi ceduti a soggetti economici effettivamente operativi».
Sotto inchiesta sono così finiti Luca Foffano (Venezia) e Massimo Fernandez (Spinea), legale rappresentante e amministratore di fatto della Nevi’s Srl; Tullio Fingo legale rappresentante della Servizi commerciali & Contabili; Antonio Di Giuseppe (Altino) legale rappresentante della All Services & Business,d ella quale Negro sarebbe stato (per l’accusa) l’amministratore di fatto; Antonio Cristofanelli, consulente delegato in diverse operazioni per l’invio telematico dei modelli d’imposta; Daniele Negro, legale rappresentante della Innovo srl; Paolo Lucarda e Melissa Gerardi, rappresentanti legali della Melissa Srl di Caorle che avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti a favore delle Imprese Funebri Cav Lucarda e Iof Dell’Angelo Srl; Maurizio Graziani della Iof Al Molino Srl; Roberto Gerardi della forma Tre Srl di Caorle e della Costruzioni Edili Domus; Giuseppe Sartori della Edile Gsi; Maurizio Brugnaro della Labat Srl di Mestre; Aniceto Del Pizzo dealla Years Srl di Caorle; Edmond Bako della Sandro progetti. Potranno chiedere di essere interrogati, poi il pm si preparerà a chiedere il rinvio a giudizio. —
R.D.R.
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