Giro bloccato dal passaggio a livello. In volata vince Modolo. Diretta twitter

Da Santa Maria di Sala a Jesolo, attraverso Mirano, Spinea, Mestre e Musile. La carovana rosa ha attraversato la provincia. Sprint del veneto

JESOLO. Nulla  si può contro Trenitalia. Nemmeno il Giro. A 100,7 chilometri dall'arrivo di Jesolo, sul percorso valido per la 13/a tappa del 98/o Giro d'Italia di ciclismo, i fuggitivi Marco Frapporti (Androni giocattoli-Sidermec), il francese Jerome Pinot (Jam cycling) e il tedesco Rick Zabel (Bmc) sono stati bloccati da un passaggio a livello chiuso. Dopo circa 40» la sbarra si è alzata e i quattro corridori hanno potuto proseguire. Il gruppo adesso li insegue a poco più di un 1' di ritardo verso Jesolo.

In volata ha vinto "Sasha" Modolo, il veneto ha battuto nella sua terra tutti gli altri velocisti. Maglia rosa è ora l'italiano Fabio Aru.

Per Jesolo è il gran giorno del Giro d’Italia. La città, già da una settimana vestita a festa, ha riabbracciato la carovana rosa, la cui ultima apparizione sul litorale risale al 2009.I corridori sono arrivati dopo aver percorso i 147 chilometri previsti per la tredicesima tappa, iniziata in tarda mattinata a Montecchio. La "Nuova" l'ha seguita ogni momento con i propri giornalisti Filippo De Gasperi, Carlo Mion, Marta Artico, Francesco Furlan e Giovanni Monforte.

Sul rettilineo di viale del Bersagliere una grande volata, considerato che la tappa jesolana è una delle ultime occasioni per i velocisti prima delle grandi salite. Sono moltissime le iniziative collaterali organizzate nell’attesa dei corridori.

Sul palco principale  premiazione del concorso “Vetrine in Rosa”, con un riconoscimento ai tre negozi con il più bell’allestimento dedicato al giro. Il c.t. della nazionale di ciclismo, Davide Cassani, ha partecipato alla premiazione del concorso di disegno, promosso nelle scuole dallo Jesolo Team ’88.Al kursaal di piazza Brescia, Moreno Argentin ha tenuto battesimo il progetto del nuovo velodromo della città di Jesolo.

 Per agghindare Jesolo sono stati posizionati lungo le strade circa mille metri di striscioni rosa. Addobbati in rosa anche i pontili sul mare nella zona dell’arrivo e i ponti.  Ma la tappa ha attraversato come un fulmine Santa Maria di Sala, Mirano, Spinea, Mestre e Musile.

A Mestre in molti si sono preparati ad affacciarsi alle vie Miranese e Circonvallazione per salutare e incoraggiare i corridori del Giro d’Italia. La tappa veneziana ha comportato modifiche al traffico, e non solo lungo il percorso dei ciclisti.

Provenienti da Montecchio Maggiore i ciclisti sono entrati a Mestre da Spinea, lungo le vie Miranese, Circonvallazione, Terraglio (dall’incrocio con via Torre Belfredo a quello con via Ceccherini), Ceccherini, Da Verrazzano, Fradeletto, Vespucci (da via Ca’ Rossa a via Bissuola), Bissuola (da via Vespucci a via Casona), Casona, Vallenari, Vallenari bis (dalla rotonda con la regionale 14 a via Gobbi), Gobbi (da via Vallenari bis a piazza Pastrello), Altinia (da pizza Pastrello a via Litomarino), Litomarino, Paliaga (da via Litomarino all’innesto con la regionale 14), e via Triestina. Da dove lasceranno Ca’ Noghera proseguendo per Jesolo.

Strade chiuse e divieti. La circolazione lungo il percorso di gara è stata vietata un'ora prima del transito dei ciclisti, quindi dalle 14.30 alle 16.  Tra le principali strade interessare ci sono state la tangenziale-uscita Miranese chiusa in entrambe le direttrici di marcia; l’uscita Castellana (transito interdetto verso il centro città); l’uscita Dese (transito interdetto verso il centro abitato). E ancora via Oriago, via Risorgimento, via Trieste, via Trento e più in generale tutte le strade che vanno in direzione del percorso dei ciclisti.

Traguardo volante a Santa Maria di Sala
Bici rosa per segnare il passaggio della carovana (foto Pòrcile)

 La Polizia municipale per gestire il servizio di viabilità ha impiegato circa 90 operatori e altrettanti volontari della protezione civile comunale.

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