Giostre per i bambini del Madagascar

SAN DONÀ. Il simbolo dell’oratorio don Bosco, la giostra che ha divertito generazioni di sandonatesi, d’ora in avanti regalerà sorrisi anche ai bambini del Madagascar grazie ai volontari della...
SAN DONÀ. Il simbolo dell’oratorio don Bosco, la giostra che ha divertito generazioni di sandonatesi, d’ora in avanti regalerà sorrisi anche ai bambini del Madagascar grazie ai volontari della Dimensione Missionaria. Tutto ha inizio un paio di anni fa, quando il gruppo di mamme del don Bosco, che vende lavoretti a Natale e Pasqua per raccogliere fondi, decide di porsi un obiettivo concreto e chiede consiglio al Dim.mi: realizzare per gli otto oratori salesiani dell’isola africana altrettante giostre. Il lungo lavoro di costruzione viene portato a termine al Cfp Don Bosco da Ivano Maschietto per la carpenteria e Francesco Buso per la torneria, mentre la fase del montaggio ha luogo nella sede operativa a Cittanova. In luglio le prime quattro giostre partono in un container per gli oratori del Nord del Madagascar, seguite in ottobre da Antonio Donadi, Francesco Buso e Ivano Maschietto, raggiunti poi da don Enrico Gaetan, ex direttore dell’opera salesiana di San Donà adesso a capo dell’Istituto San Marco. I volontari hanno gettato le basi in calcestruzzo, collaudato e finalmente inaugurato le giostre, assistendo all’incontenibile gioia dei bambini, che fino alle sei di sera, ora in cui chiudono sia gli oratori malgasci sia quello sandonatese, sono rimasti in coda per fare un giro.


«L’emozione dei bimbi ha un valore immenso e ci ricorda quanto siano semplici le loro vere necessità», ha detto Ivano Maschietto, rientrato pochi giorni fa insieme ai compagni di viaggio, per passare il testimone ad altri cinque volontari del Dim. mi, che cercheranno di elettrificare la missione del Madagascar con pannelli solari.


Alessia Pavan


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