Giardinetti Reali via libera alla serra e alla “coffee house”

Rilasciato il permesso alla Venice Gardens Foundations che nell’operazione di recupero ha investito quasi 4 milioni

Nuovi Giardinetti Reali: si parte, anche con la realizzazione della nuova serra. Via libera dal Comune al permesso di costruire per la realizzazione dell’edificio che fa parte del progetto di recupero e risanamento che sarà finanziato con un investimento di 3 milioni e 800 mila euro - grazie anche alla defiscalizzazione prevista con l’Art Bonus - euro dalla Venice Gardens Foundation onlus presieduta da Adele Re Rebaudengo e nata proprio a questo scopo, che ha già sottoscritto da tempo il relativo protocollo d’intesa con Ca’ Farsetti e l’Agenzia del Demanio.

Saranno recuperati, con un intervento filologico, gli spazi verdi e saranno restaurati il pergolato, il ponte levatoio, cancelli e cancellate, balaustre, arredi. Verranno invece demoliti bunker, fabbricati pericolanti, la muratura di ingresso agli ex bagni; inoltre saranno rimosse le fontane e fioriere in cemento e i carri per la raccolta dei rifiuti. Negli spazi recuperati sarà appunto costruita una serra, mentre nel padiglione Santi sarà ripristinata la coffee house.

Non mancheranno attività di ricerca, in collaborazione con i Musei civici, Biennale, scuole, università ed enti internazionali, dedicate soprattutto alla riduzione dei consumi energetici e alla gestione dei beni paesaggistici. In cambio, “Venice Gardens onlus” gestirà per 19 anni le attività di studio, la coffee house e la nuova serra, creerà una linea di articoli da giardino e contemporaneamente assicurerà che ogni economia sarà impegnata, oltre che per la manutenzione dei circa 6 mila metri quadrati di giardino, anche per il ripristino di altri spazi verdi cittadini. I Giardinetti Reali si sono trasformati in spazio di risulta e versano oggi in stato di abbandono a causa dell’insufficiente manutenzione.

Il pergolato ottocentesco in ghisa si presenta oggi fortemente degradato in superficie a causa di una esposizione secolare agli agenti atmosferici e dell’assenza di interventi di manutenzione e ridipintura; l’infiltrazione delle acque piovane all’interno dei pilastri, cavi internamente, hanno portato a spaccature e perdita di interi elementi in ghisa. Il ponte levatoio sul rio della Zecca, realizzato alla nascita dei giardini Reali per collegarli direttamente alle Procuratie, al fine di permetterne l’uso come giardino di palazzo con passeggiata sull’acqua, si presenta in stato di assoluto abbandono. (e.t.)

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