Giardinetti reali, panino vietato «È necessario prenotare»
Ai Giardinetti Reali non si può mangiare il panino. Per anni sono stati il luogo dove i turisti venivano indirizzati per consumare la colazione al sacco senza «bivaccare» in piazza San Marco. Il luogo insieme ai Giardini della Biennale è ancora indicato come tale sul sito del Comune. Ma adesso dopo il restauro affidato ai privati della Venice Gardens Foundation è obbligatoria la prenotazione. Così una scolaresca è stata invitata a uscire l’altro giorno da una addetta della Fondazione. I bambini e le maestre hanno mangiato il loro panino nel vicino imbarcadero Actv. «Hanno privatizzato l’area», accusano gli operatori che lavorano nei pressi dei Giardinetti.
Restauro che ha riportati il luogo a splendere. Ma che ha previsto anche nuove edificazioni all’interno dell’area a due passi da San Marco. Come ad esempio la nuova Coffe house. E così le scolaresche non sono gradite. «Devono prenotare», ripetono dalla Fondazione. Un progetto avviato nel 2014, quando a guidare la città rimasta senza amministrazione e sindaco era il commissario prefetto Vittorio Zappalorto. La Fondazione prende in concessione l’area dal Demanio. E presenta il suo progetto di rilancio. Il restauro dei giardini e della serra in cambio della gestione degli spazi e della Cafeteria. Cinquemila metri quadrati con rare essenze arboree, il ponte levatoio restaurato. E anche una rotonda in metallo e vetro, dove ha sede la Cafeteria gestita da Illy Cafe. Realizzata proprio accanto alla storica palazzina edificata da Lorenzo Santi nei primi anni dell’Ottocento. Proteste da parte di Italia Nostra sulla nuova edificazione autorizzata dietro piazza San Marco. E anche sull’affidamento di uno spazio così pregiato ai privati. Adesso i Giardinetti hanno riaperto al pubblico. Ma non alle scolaresche con panino e senza prenotazione. —
A.V.
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