Gatti, il triste record di Pellestrina. «Vengono qui per abbandonarli»

LA STORIA
La Dingo lancia un appello per la tutela delle colonie feline di Pellestrina e Ca' Roman. Gli episodi di intolleranza non sono infatti mancati negli ultimi mesi, così come i continui abbandoni di cucciolate, con i gattini portati sull'isola da Chioggia, Venezia e anche dal vicino Lido per disfarsene in qualche modo. Attualmente sono 251 i felini tra Ca' Roman e Pellestrina, seguiti da una volontaria che pensa a loro ormai da molti anni, Deborah Scarpa, a lungo protagonista nel circuito della voga alla veneta. «Come Dingo lavoriamo da anni in questo contesto» commenta la presidente Marilena De Langes, «e cerchiamo di mantenere il controllo delle nascite, ma nella zona tutti hanno individuato in Deborah Scarpa un punto di riferimento insostituibile. Lei sfama i gatti a sue spese, li cura, se stanno male li prende per potarli al Gattile di Malamocco da noi gestito. Poi altri li tiene in stallo da lei per le emergenze. Il problema sta diventando pesante per gli abbandoni continui. Per Ca' Roman abbiamo avuto incontri anche con la Lipu, spiegando che non sono certo i gatti a creare problemi in riva al mare ai nidi di fratini e fraticelli. Molto peggio fanno i cani portati in spiaggia dai padroni. Ma non sono mancate intolleranze da parte di chi era nelle strutture ricettive di zona».
Il Gattile di Malamocco, aperto nel 1999, ospita attualmente 130 mici, monitorati ogni settimana da una veterinaria convenzionata con la Dingo, associazione fondata nel 1975 e che oggi conta sul supporto di 500 soci sparsi tra Italia ed estero. «Il Comune ci dà un contributo per le spese alimentari, l'igiene e la manutenzione straordinaria del Gattile» sottolinea Marilena De Langes. «Lo scorso anno l'Amministrazione ha poi rifatto le coperture e la pavimentazione della stessa struttura. Avremmo bisogno di ingrandirla, però, per poter ricavare nuovi spazi dove, a rotazione e in base agli affidi, poter togliere dalle strade i gatti malati o in difficoltà e accudirli meglio ancora. Poi serve fare cultura animalista nella nostra città, e per questo abbiamo chiesto a Comune e Usl 3 di diffondere istruzioni alla popolazione affinché sia di supporto alle associazioni come la nostra. Un appello va anche nella direzione del trovare nuovi volontari e supporto nelle colonie feline, isole in primis tra Lido, Murano, Mazzorbo, Sant’Erasmo e Burano dove non c’è quasi appoggio».
Attualmente si stimano in circa duemila i gatti randagi sparsi sul territorio comunale tra laguna e terraferma, di cui 900 sterilizzati e curati a spese della Dingo, con un censimento 2019 che parla di 136 colonie feline seguite dai volontari. Una novantina invece i gatti adottati direttamente in Gattile lo scorso anno, per lo più piccoli. «L'attività del Gattile è molto apprezzata ed è tra le migliori in Italia» conclude. «Tanto che spesso vengono studenti di Veterinaria, anche da Bologna. Sul nostro sito internet è tutto spiegato. L’unica cosa che chiediamo è una maggiore sensibilità nell’aiutarci».
Simone Bianchi
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