Garage comunale, sale la tariffa parcheggiare costa il 20% in più

I veneziani che hanno l’auto nella struttura dell’Avm sono 1500. Costituito un comitato di abbonati I consumatori: «Non stupiamoci se continuano a calare gli abitanti». Luigi Brugnaro non li ha ricevuti
VENEZIA-14/08/2006.- TURISMO DI FERRAGOSTO. CODE PER ENTRARE A PIAZZALE ROMA.-INTERPRESS/ IANNUZZI. -
VENEZIA-14/08/2006.- TURISMO DI FERRAGOSTO. CODE PER ENTRARE A PIAZZALE ROMA.-INTERPRESS/ IANNUZZI. -

Ancora un aumento dei costi per i veneziani che posteggiano la loro auto nel Garage comunale: dall’1 gennaio il 20 per cento in più rispetto all’anno precedente. «Un’altra batosta si abbatte sui residenti della città storica. Non stupiamoci se a Venezia cala continuamente il numero di abitanti. Le politiche del rincaro certo non aiutano a invertire questa tendenza». Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, l’associazione per la difesa dei consumatori, denuncia l’ennesima mazzata che sta passando quasi sotto silenzio e che riguarda l’aumento di circa il 20 per cento degli abbonamenti del garage comunale di piazzale Roma. «Come ci è stato riferito dagli stessi abbonati tramite il presidente del comitato che gli coordina, Giuseppe Vianello, che ha chiesto la nostra assistenza», denuncia Garofolini, «a inizio anno sono scattati puntuali i rincari decretati ancora dal commissario Vittorio Zappalorto che per più di sei mesi ha retto il Comune. Una novità che va a pesare in modo rilevante sulle tasche di quei residenti che parcheggiano la macchina lì».

Sono circa 1.500 i residenti-abbonati del garage comunale di piazzale Roma e ognuno rientra in una delle quattro tariffe previste. Per fare un esempio, c’è chi fino a pochi giorni fa pagava circa 385 euro ogni due mesi per tenere l’auto in quella struttura, ora invece dovrà sborsane 425, ovvero 40 euro in più a bimestre. All’anno dunque si sborseranno circa 240 euro in più di prima. «Ancora una volta si fa cassa prelevando direttamente dalle tasche dei cittadini», sostiene il presidente dell’Adico. Continuando così a Venezia non resteranno più residenti, questa è una politica vergognosa. Alla fine, conviene lasciare la macchina in un garage privato. In più sarebbe il caso che certe decisioni venissero concordate proprio con le associazioni che rappresentano i consumatori e gli utenti». Gli abbonati hanno chiesto, senza successo, un incontro al sindaco Luigi Brugnaro ancora prima dell’estate, proprio per scongiurare l’aumento deciso dal commissario Zappalorto. Ma il nuovo sindaco non ha mosso un dito, di fatto appoggiando gli aumenti decisi dal commissario che lo ha preceduto sulla poltrona di Ca’ Farsetti. «Ci uniamo al loro appello», conclude Garofolini, «crediamo che il compito di una amministrazione non sia quello di tartassare i propri cittadini, tanto più in una città delicata come la nostra, che si regge su fragili equilibri. Il rischio è quello di ritrovarsi a Venezia senza veneziani».

L’ultimo aumento delle tariffe era stato nel gennaio 2014: adducendo una serie di motivi - tra cui l’aumento dell’Iva e l’adeguamento al tasso di inflazione, la giunta aveva deciso un aumento di tutte le tariffe di transito e di sosta nell’autorimessa gestita da Avm, cominciando con l’abolire la differenziazione tra bassa e alta stagione per il transito giornaliero.

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