Galani cotto al forno? «Attenti alle... bugie»

Confartigianato: i consumatori non cadano nelle trappole di alcuni prodotti industriali

I tipici galani di Carnevale possono essere chiamati anche crostoli, chiacchiere e perfino bugie. Ma di bugia, in questi giorni, secondo Confartigianato Veneto ce n’è soprattutto una ed è legata al fatto che questo dolciume sia meno grasso quando è indicato “cotto al forno”.

«In realtà i galani in questione sono fritti e poi passati al forno», assicura Christian Maliverni, presidente regionale degli alimentaristi e dei pasticceri di Confartigianato. «Assolutamente non sono quindi più leggeri, anzi. Per i dolci delle tradizioni affidatevi alle mani esperte dei pasticceri artigiani. Chi dice che sono più leggeri millanta che siano meno grassi». La qualità e la corretta informazione sono elementi scontati nella borsa della spesa, ma per Confartigianato Veneto è una fiducia che talvolta non è ben riposta, soprattutto nei periodi delle feste. Quello al forno, dunque, è un galano sui generis. «Il fatto è che del galano al forno si è impadronita l'industria che ne produce grandi quantitativi, mentre quello tradizionale, che noi difendiamo, è prodotto soprattutto da pasticcerie e forni», aggiunge il vicepresidente regionale Oliviero Olivieri. «Purtroppo ognuno è libero di fare ciò che vuole, perché di fatto il galano non è tutelato. È inserito in un elenco di centinaia di prodotti agro alimentari tradizionali veneti, ma senza che sia disciplinato il modo di produrlo, senza che vi sia una ricetta precisa. Così però, si rischia di rovinare una tradizione e un mercato, perciò noi siamo contrari».

La ricetta giusta, quindi, quali ingredienti prevede mezzo chilo di farina, due rossi d'uovo, un uovo intero, 30 grammi di burro, un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero vanigliato, un bicchiere di rosolio (o vino bianco), olio (o strutto) per friggere quanto basta e infine zucchero a velo. Nel procedimento vanno mescolati gli ingredienti, facendo riposare la pasta per un'ora, tirandola poi molto sottile e ritagliando i galani. Vanno poi fritti in abbondante olio bollente (o strutto), e appena hanno preso una colorazione dorata vanno sgocciolati su carta assorbente. Quindi cosparsi di zucchero a velo e serviti freddi.

Simone Bianchi

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