Furto al Piccolo Bar i ladri svuotano le slot

Chioggia. Per entrare hanno tagliato il telo della veranda e scassinato la porta Il vicesindaco Salvagno: «Sistemi di allarme per scuole e attività commerciali»
Di Diego Degan

CHIOGGIA. Sono entrati di notte, tagliando il telo che protegge la veranda esterna e scassinando la porta. Nessun allarme che abbia informato i proprietari e le forze dell'ordine di quanto stava accadendo, nessuna telecamera che registrasse la scena. I ladri, nel Piccolo Bar di viale Mediterraneo, hanno potuto agire indisturbati. Hanno aperto il registratore di cassa, in cui erano contenuti pochi spiccioli, e le slot machines. Quanti denaro ci fosse, al momento, non si sa, («In corso di quantificazione» secondo i carabinieri che stanno conducendo l'indagine) ma sicuramente molto di più di quanto c'era nel registratore. Poi se ne sono andati tranquillamente. Del furto si è accorta la proprietaria del locale, ieri mattina, quando è andata ad aprire per iniziare la sua giornata. Ma ha dovuto rinviare di qualche ora per ripulire dai resti dell'azione ladresca e andare a sporgere denuncia alla caserma dell'Arma. Un episodio, forse, marginale, ma che si aggiunge ai tanti che si verificano quotidianamente in città (ma non solo a Chioggia) e che seminano sfiducia e paura. «È vero», conferma il vice sindaco Maurizio Salvagno, «il numero dei furti e dei piccoli reati è aumentato. A questa situazione concorrono vari fattori, tra i quali non si può ignorare (ma senza che questo sia una giustificazione) la crisi economica. Come amministrazione comunale abbiamo cercato di farcene carico sollecitando, proprio poche settimane fa, un intervento del Prefetto che ha garantito una maggiore attenzione da parte delle forze dell'ordine. Qualche risultato (la scoperta del “rapinatore seriale” di viale Mediterraneo, per citare il caso più noto, ma anche la semplice “percezione” di un maggior controllo del territorio) c'è stato e, comunque, va dato atto alle forze dell'ordine, compresa la nostra polizia locale, di mettere il massimo impegno nel loro lavoro. Tuttavia la situazione rimane difficile e proprio per questo inviterei i titolari di bar e attività commerciali a prendere quel minimo di precauzioni che aiuti le forze dell'ordine: un allarme che suona può far scappare il ladro prima che compia troppi danni, uno collegato alla centrale può permetterne la cattura. Questo vale in maniera particolare anche per le scuole che, oltre ai furti di attrezzature, devono temere, in più, gli atti vandalici che, alla fine, diventano soldi da spendere. Per chi si dota di sistemi di protezione, più o meno sofisticati, auspicherei anche la possibilità di esenzioni fiscali ad hoc».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia