«Furti di rame all’ecocentro: Veritas spieghi»

MIRANO. Furti di materiale negli ecocentri gestiti da Veritas: il Movimento 5 Stelle presenterà un’interrogazione in tutti i Comuni del comprensorio per avere dei documenti dettagliati sulla loro gestione e sulle misure di sicurezza adottate.
Inoltre Veritas dovrà verificare, entro 120 giorni al massimo, come sono condotti i 21 ecocentri di tutta la nostra provincia.
Tutto è partito dai furti di rame venuti alla lucea poco prima di Pasqua, e denunciati dal nostro giornale, con l’azienda costretta a licenziare tre addetti; durante lo svolgimento delle indagini, infatti, si era scoperto come i malviventi fossero “interni”, dopo che per mesi avevano sottratto tonnellate di materiale dal deposito per poi rivenderlo.
Ad accorgersi che qualcosa non andava sono state le imprese collegate alla stessa Veritas, perché dall’ecocentro di Mirano non arrivava più materiale da riciclare. Fati i dovuti controlli, l’azienda ha fatto delle verifiche scoprendo come il male non provenisse da fuori ma era al suo interno.
Così tre dipendenti sono stati licenziati proprio dalla sede di Mirano, mentre altri due sono stati trasferiti a Chioggia. Il documento è arrivato ieri anche sul tavolo del sindaco di Scorzè, Giovanni Battista Mestriner; si chiedono delle spiegazioni sulla gestione degli ecocentri ma anche un resoconto dettagliato su come Veritas abbia saputo dell’illecito comportamento dei propri dipendenti, quanto sia durata l’indagine interna, capire quanto materiale sia stato rubato e il danno economico subito da Veritas e, indirettamente, dai Comuni, dai cittadini e dalle aziende. «Ma vorremmo sapere quanti rifiuti e materiali sono gestiti a Scorzè» dicono Flavio Berton e Antonio Petenà del M5S di Scorzè «supportati anche dai documenti di trasporto di quanto uscito dal nostro ecocentro dal 2011 e fino a primi mesi di quest’anno». (a.rag.)
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