«Frasi provocatorie, lui è così»

Le reazioni: condiviso il contenuto, non la forma. «Scandali anche in Vaticano...»

CHIRIGNAGO. «Non c’è niente da stupirsi, don Roberto è così, istintivo e provocatorio, su questo tema come altri». Nelle parole di Antonio (che preferisce non rivelare il cognome) sta forse la sintesi di come la gente di Chirignago ha reagito all’invito del parroco, don Roberto Trevisiol, di “imbracciare i forconi e far la rivoluzione” contro questa classe politica, come ha scritto nel foglio parrocchiale “Proposta” diffuso domenica in chiesa.

Tra le persone interpellate su cosa ne pensassero di questo “prete rivoluzionario” nessuno si è scandalizzato.

«Posso dire», insiste Antonio, «che istigare a qualsivoglia guerra non è democratico e non condivido la forma con cui è stato scritto. Se don Roberto avesse usato altri termini, mi avrebbe trovato dalla sua parte».

Nel giro tra i negozi della piazza le opinioni sono pressoché unanimi nell’apprezzare il parroco per la sua schiettezza e soprattutto per la sua presenza nella comunità, le azioni di aiuto e solidarietà che da sempre mette in atto. Ivana Sansonetti e Gaetano Capodieci sono marito e moglie, titolari del negozio di ottica in piazza San Giorgio: «Mi piace che sia un prete a muoversi su questi temi», dice Ivana, «lui che sa cosa stanno vivendo le famiglie del quartiere»

Diametralmente opposto il giudizio del marito: «I preti», dice Gaetano, «prima di giudicare la politica italiana dovrebbero guardare un po’ di più a ciò che succede in Vaticano, non esente da scandali soprattutto in questo periodo».

Antonio Lazzari non è dello stesso avviso: «Apprezzo che queste parole vengano da un prete. Se avessi sentito un politico pronunciare l’invito ad imbracciare i forconi mi sarei preoccupato, perché avrei pensato subito ad un secondo fine, sicuramente interessato».

Giuliano è l’edicolante di piazza San Giorgio ed è perfettamente d’accordo con quanto scritto dal parroco: «La frase è sicuramente provocatoria», dice, «ma rispecchia fedelmente quanto sta succedendo. E non manca molto che si avveri, aspettiamo solo che la crisi riduca alla fame molti altri capifamiglia».

Anche Ornella (“senza cognome” si raccomanda) è convinta che «il peggio deve ancora arrivare; è giusto che sia un prete a farci riflettere, con frasi magari azzardate, ma di sicuro effetto». Mariangela Sbrogiò ha la tabaccheria in piazza e concorda sui modi «poco ortodossi di don Roberto. Lo conosciamo, è fatto così. E non è nemmeno la prima volta che lo fa per sollecitare discussioni in paese».

Anche questa volta, indubbiamente, c’è riuscito.

Roberto Massaro

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