Fracasso, sciopero di un’ora Incontro in Confindustria

FIESSO. Tornano ad agitarsi le acque all’interno della Fracasso Spa in attesa dell’incontro in Confindustria di oggi alle 10. Dopo l’estate di burrasca, l’autunno si preannuncia rovente. Gli operai...

FIESSO. Tornano ad agitarsi le acque all’interno della Fracasso Spa in attesa dell’incontro in Confindustria di oggi alle 10. Dopo l’estate di burrasca, l’autunno si preannuncia rovente. Gli operai ieri hanno scioperato un’ora per ogni turno, proclamando lo stato di agitazione.

A far scattare i lavoratori, la decisione dell’azienda di chiedere la cassa integrazione straordinaria nonostante il monte ore ancora disponibile per quella ordinaria. Contro lo spettro della mobilità, i sindacati hanno chiesto più volte i contratti di solidarietà magari abbinati alla cassa integrazione ordinaria che permetterebbero così di impiegare tutti gli operai grazie a una diminuzione dell’orario di lavoro e della retribuzione. L’azienda ha infatti annunciato cento esuberi su 170 dipendenti. Oreste e Adriano Fracasso, proprietari della ditta leader mondiale nella produzione di barriere di sicurezza e guardrail, però, sarebbero intenzionati a tagliare nonostante, dal 2001 al 2006, abbiano triplicato il fatturato, per poi decidere di delocalizzare in India e Ucraina.

Ed è proprio questa la preoccupazione degli operai. «Con la scusa della crisi», spiegano, «ci vogliono lasciare a casa nonostante le commesse non siano diminuite». «Dopo l’incontro avremo le idee più chiare su cosa vuole l’azienda», spiega Alberto Gomiero del Fim-Cisl, «noi puntiamo sui contratti di solidarietà abbinati alla cassa integrazione ordinaria».

Davide Massaro

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