Forza Italia, l’autonomia anche nel simbolo
/ mestre
Centrare l’obiettivo di almeno un consigliere per la provincia di Venezia da far entrare a Palazzo Ferro Fini. Forza Italia ha presentato la lista di nove candidati veneziani alle Regionali. Con la novità del simbolo storico di Forza Italia che viene modificato inserendo la scritta “Per l’autonomia del Veneto”.
Il coordinatore regionale Michele Zuin, assessore al Bilancio dell’attuale giunta Brugnaro, spiega di essere riuscito a convincere i vertici romani del partito a innovare il simbolo con una grafica che evidenzia l’impegno del partito di Berlusconi a favore dell’autonomia del Veneto. E di questo risultato, ottenuto nel confronto con Tajani e la direzione nazionale, con l’appoggio della lombarda Maria Stella Gelmini, Zuin va particolarmente orgoglioso.
«L’autonomia del Veneto non è tematica esclusiva di alcuni partiti. È un tema su cui ci siamo impegnati prima di altri e su cui non possiamo lasciare mano libera solo ad alcuni partiti», spiega il coordinatore regionale. Una chiara risposta all’alleato Zaia che chiedeva a tutti i partiti del centrodestra di schierarsi per l’autonomia del Veneto. «Questione quella dell’autonomia», insiste Zuin, « che assume ancora maggiore importanza in questa crisi globale che parte dal Covid-19 e che impone dopo la emergenza la gestione attenta di una ordinarietà dello stato di crisi che impone una azione forte della Regione su temi come lavoro, sostegno alle imprese, sanità».
Forza Italia reclama uno spazio importante nel centrodestra veneto dato per favorito nella competizione elettorale. «Ci siamo con lealtà e con competenza», dice Zuin che non nasconde che in uno scenario di sondaggi che indica come vincente sicuro il fronte di Zaia, diventa importante il risultato dei partiti della coalizione per contare contro il potere della lista del candidato presidente, più ancora che della Lega. Per la provincia di Venezia in lista Forza Italia non piazza mestrini o veneziani doc ma un gruppo di candidati, espressione del territorio metropolitano. Ci sono il coordinatore provinciale Michele Celeghin (che da candidato si sospende dall’incarico di partito) e che dopo trent’anni di politica e una esperienza da sindaco di Noale ora lavora nello staff del sindaco Brugnaro. Ci sono poi: Mafalda Ziroldo di San Michele al Tagliamento, infermiera professionale in ospedale a Portogruaro e consigliere comunale di maggioranza; Veruska Boscaro, insegnante d’arte e docente Iuav a Venezia, residente a Spinea e alla prima esperienza politica; Otello Bergamo, ingegnere civile e assessore della giunta Zoggia di Jesolo che cinque anni fa mancò l’elezione in Regione per soli 88 voti; Andrea Lo Massaro, consigliere a Caorle; Maria Giovanna Boldrin, avvocato e capogruppo di opposizione a Mirano; Beniamino Boscolo, direttore della scuola politica di partito e capogruppo del partito in consiglio comunale a Chioggia. Completano la lista Sara Furlanetto per Portogruaro, presidente della casa di riposo Francescon e Massimo Calzavara, ex sindaco di Pianiga.
Il partito ha ribadito l’alleanza con il presidente Zaia, così come quella a Venezia con Brugnaro, sempre non rinunciando ai propri valori fondanti: solidarietà, moderazione, decisione senza essere urlatori o sovranisti, dicono i candidati pronti a fare gioco di squadra per il risultato. —
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