Forte vento e grandine casa scoperchiata a Salzano
Soccorse due imbarcazioni in laguna, un albero caduto in piazza a Marghera

VENEZIA. Vento, tanto, pioggia che in alcuni casi è diventata grandine, con chicchi grossi come palle da tennis. Un sabato notte di lavoro intenso per vigili del fuoco, Protezione civile e semplici cittadini, che hanno dovuto fronteggiare l furia del nubifragio. Il maggior numero di interventi ha interessato il Veneziano: quasi una settantina hanno contato ieri i vigili del fuoco del Veneto sugli oltre 150 interventi complessivi nella regione. Per fortuna, è andata bene. Neanche un ferito.
Il maltempo era annunciato e con puntualità, anticipato dai fulmini, è iniziato verso le 22.30. E l’acqua, scesa copiosa in mezzo al vento, in alcune zone è diventata grandine.
Le forti raffiche di vento hanno fatto i danni peggiori. Interessati, soprattutto, i comuni di Salzano, Scorzè, Noale e, in parte, Spinea, Martellago, Mirano, Santa Maria di Sala. Pochi interventi nel Portogruarese. In laguna di Venezia due barche, tra Murano e Burano, sono state soccorse dai pompieri, perché impossibilitate a raggiungere riva.
Paura anche a Marghera
. Innumerevoli gli alberi e i rami caduti, ovunque. A Marghera un albero di 15 metri si è schiantato nel mezzo di piazza Mercato mettendo tutti in allarme: «Abbiamo chiesto al verde pubblico del Comune una perizia sistematica e approfondita sullo stato di tutti gli alberi presenti in piazza Mercato e dintorni, in modo da avere il quadro preciso del loro stato e fronteggiare a ragion veduta questi eventi rischiosi», dice il presidente della Municipalità, Gianfranco Bettin.
Casa scoperchiata a Salzano
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A Salzano, protezione civile allertata dal sindaco Luciano Betteto. Cinque gli interventi. Quello più importante, in via Cornarotta, la strada che porta a Scorzè. Una famiglia è stata costretta a chiedere aiuto per una casa scoperchiata dal vento, con l’acqua che entrava all’interno dal tetto. Si è lavorato sin dopo la mezzanotte per mettere tutto in sicurezza e poi ci hanno pensato gli inquilini a fare il resto. Altre telefonate dalle zone di via Villetta, via Mascagni, via XX Aprile e via Sant’Elena, fra Salzano e Robegano, per alberi e rami a terra.
Gare sospese a Scorzè.
Il Rally di Scorzé è stato interrotto: scelta avveduta degli organizzatori che hanno fermato la corsa notturna in nome della sicurezza. Il vento e la pioggia hanno creato non pochi disagi, con tre gazebi volati via a decine di metri di distanza. Due, fra Rio San Martino e la zona del Fassinaro, non si sono più ritrovati. E poi cartelli stradali, alberi caduti, come in via Rossini a Peseggia. A Noale, la caduta degli alberi ha provocato lo spostamento di recinzioni e ostacoli finiti in mezzo alla strada. Via Treviso Vecchia a Moniego è stata interrotta per un platano crollato a terra come in via Brugnole. In centro frazione, sulla Noalese, un arbusto occupava metà strada ma un cittadino è intervento con la motosega per rimuoverlo. Altri problemi in via Salvo d’Acquisto e in via Lancerotto: qui un grosso albero di un privato era finito a terra. A Mirano, interventi in via Varotara a Zianigo, mentre a un black out a Caltana, all’incrocio tra via Marinoni e via Cognaro, ha richiesto la presenza della protezione civile perché il semaforo si era spento. Anche a Martellago è saltata la luce.
Riviera con grandine
. A fare danni fra Mira, Pianiga e Dolo, ma anche a Campagna Lupia e Campolongo è stata la grandine caduta con chicchi delle dimensioni di palline da ping pong e tennis. A Cazzago di Pianiga decine di auto hanno avuto i vetri sfasciati dai colpi, come a Dolo, Mira Porte ed Oriago. Grossi rami di alberi, rimossi dai pompieri, sono caduti lungo la provinciale 13 per Piove di Sacco. Danni ingenti alle colture di mais e viti doc della Riviera del Brenta.
Dal litorale jesolano.
Alcuni alberi caduti a Jesolo hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile, ma non sono stati segnalati disagi sulle strade rimaste libere e sicure. Al lido di Jesolo, intorno alle 23, è esploso il panico collettivo tra chi aveva ancora impresse in mente le conseguenze del nubifragio di giovedì scorso che ha messo in ginocchio il litorale. Si sono viste tende e ombrelloni volare, infissi distaccati dalle loro sedi, ma non ci sono state situazioni di pericolo né di particolare disagio. Chi stava passeggiando si è rifugiato nei locali e pubblici esercizi o alla mostra di Carlo Pecorelli in piazza Drago.
(hanno collaborato Giovanni Cagnassi e Alessandro Abbadir)
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