Incidenti, code e furbetti: a Chioggia ponte del primo maggio con l’incubo Romea

Intasate anche le strade interne di Valli, pur con i divieti: cittadini esasperati. Il Comitato diffida il presidente Boscolo Capon a istituire una consulta

Elisabetta B. Anzoletti
In una foto d'archivio, le code lungo la Romea
In una foto d'archivio, le code lungo la Romea

Tre incidenti, serpentoni per tutto il giorno e i soliti furbetti a caccia di scorciatoie. Il primo maggio, e in larga parte anche ieri, 2 maggio, la Romea nel tratto di Chioggia ha vissuto ore di caos.

L’afflusso importante di pendolari alle spiagge di Sottomarina e Isola Verde, sommato a tre incidenti (Valli e Sant’Anna al mattino, Cavanella nel pomeriggio), ha mandato in tilt la viabilità provocando il solito effetto collaterale di chi cerca vie alternative finendo per intrappolare nelle loro case i residenti delle frazioni.

INCIDENTI

Il primo maggio è iniziato con uno scontro verso le 11, all’altezza dell’ex Mercatone Uno di Valli, che ha coinvolto una moto e un’auto per fortuna senza gravi conseguenze.

Mezz’ora dopo è uscita di strada un’auto a Sant’Anna, all’altezza del distributore, senza provocare feriti gravi, ma un ulteriore rallentamento alla viabilità, già compromessa.

Il terzo incidente, il più grave, alle 17 all’incrocio di Cavanella tra una moto e un’Audi, ha richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso per il centauro, trasportato all’Angelo di Mestre dove fortunatamente sono stati rilevati traumi meno gravi di quello che si pensava inizialmente.

A corollario dei tre incidenti, qualche tamponamento più lieve e qualche auto in panne a bordo strada, a aggravare le code chilometriche.

CACCIA ALLE SCORCIATOIE

Sono tornati a protestare ieri i residenti di Valli, in particolare di via Pascolon, strada dei Sedici Laghi e via della Storta dove si riversano moltissimi pendolari che cercano di evitare qualche chilometro di Romea, sbucando all’inizio del translagunare o deviando sull’Arzerone dal ponte delle Trezze.

L’effetto collaterale è che le auto intasano le vie del paese (dove sussiste il divieto di transito per i non residenti) creando grossi disagi.

Nei momenti di maggior afflusso le auto rimangono in colonna a passo d’uomo, nei momenti di meno traffico sfrecciano a velocità incompatibili con la zona.

Nell’uno e nell’altro caso per i residenti è una sofferenza e ieri sono tornati a chiedere al sindaco Mauro Armelao di mandare qualche pattuglia dei vigili.

NUOVO TRACCIATO

Il confronto tra la Regione e i territori interessati dal passaggio della Romea riprenderà a metà maggio con due incontri: uno più ristretto e uno allargato a tutti gli attori coinvolti, Anas e prefetto compresi.

Al tavolo verrà portato l’esito dello studio sul traffico pesante che la vicepresidente della Regione Elisa De Berti ha commissionato per avere dati certi per individuare l’ipotesi di tracciato migliore.

DIFFIDA

Ieri il comitato Romea e ferrovia ha presentato una diffida al presidente del Consiglio Beniamino Boscolo Capon per portare in aula entro 30 giorni la delibera di iniziativa popolare che chiede di istituire una consulta per discutere di nuova Romea e infrastrutture.

La diffida è stata inviata per conoscenza anche al prefetto di Venezia, al quale è stato chiesto anche un incontro sulla recente proposta di alcuni sindaci di nominare un commissario straordinario.

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