Forte Marghera, col grande restauro terrazze verdi, caffetteria e ascensore

A Mestre le due strutture simbolo diventeranno sale espositive per la Fondazione Musei civici che si aggiunge alla Biennale
La casermetta 9
La casermetta 9

VENEZIA. Ci pensa lo stesso primo cittadino di Venezia dal suo account social a mostrare quale sarà l’effetto finale dei lavori di restauro dei pezzi “nobili” di Forte Marghera, le due grandi casermette francesi che fanno da quinta naturale all’affaccio alla Baia dell’area pubblica verso il canal Salso e la laguna.

Vale 5,2 milioni di euro l’ultimo progetto approvato dalla giunta comunale per i restauri e i recuperi dei padiglioni del forte, gioiello del campo trincerato di Mestre, e sempre più votato ad un recupero come polo culturale e del divertimento della terraferma.

«Riconsegniamo alla città un altro pezzo di storia», spiega Luigi Brugnaro. Le casermette sono infatti gli edifici più pregiati del forte: realizzate a “prova di bomba” dai francesi hanno una pianta rettangolare di 83.80 metri per 15.

«Un progetto per il consolidamento e il recupero delle strutture da destinare ad uso espositivo e museale, ma anche per la realizzazione di nuovi servizi, come una caffetteria o punto ristoro, una zona accoglienza, servizi igienici dedicati, e dotazioni impiantistiche in modo da garantire un utilizzo continuativo per tutto l'anno». Le immagini al computer della trasformazione aiutano a capire.

«L’intervento sulla Casermetta Est, corrispondente all’edificio 9, conserverà l’assetto originario. Si eseguiranno prevalentemente opere e lavori di messa in sicurezza, consolidamento strutturale sovrastrutturale senza introdurre riforme e modifiche dell’assetto morfologico», annuncia il sindaco.

«Per la casermetta ad Ovest, edificio numero 8, visto lo stato delle strutture fortemente danneggiate, si procederà al ripristino della copertura piana praticabile per recuperare la terrazza originale: per rispondere ai requisiti di accessibilità e di sicurezza d’uso (esodo in caso di emergenza), anche per via dell’estensione della terrazza, sono state individuati due collegamenti verticali: scale a rampa e ascensore disabili».

Nelle due strutture, una volta completate e riaperte al pubblico (oggi sono talmente degradate da risultare inaccessibili anche per motivi di sicurezza pubblica) si andranno a realizzare mostre e, come ha precisato anche l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto il progetto di recupero apre la strada allo sbarco in pianta stabile delle mostre della Fondazione Musei civici che realizzerà eventi tra il centro culturale Candiani e Forte Marghera, a due passi da San Giuliano. E il sindaco stesso conferma anche l’interesse della Biennale, che da anni ha qui un padiglione per i propri eventi internazionali. Sul Forte, grazie al Patto per Venezia, il Comune investe 17 milioni di euro per il recupero di padiglioni, dopo i lavori dei sottoservizi (5 milioni) ed ora interventi sulle nuove pavimentazioni. In vista anche lo scavo del Canal Salso e la realizzazione del parcheggio esterno, al centro di forti contestazioni. —

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