Forte Cosenz va alla Regione, atterreranno gli elicotteri

Firmato ieri l’atto formale di attribuzione a titolo gratuito dall’Agenzia del Demanio alla Regione del Veneto di gran parte del Forte Cosenz, a Favaro. Davanti all’ufficiale rogante della Regione,...

Firmato ieri l’atto formale di attribuzione a titolo gratuito dall’Agenzia del Demanio alla Regione del Veneto di gran parte del Forte Cosenz, a Favaro. Davanti all’ufficiale rogante della Regione, Pierpaolo Zagnoni, la firma è stata apposta dal direttore della Direzione Regionale del Veneto dell’Agenzia del Demanio, l’ingegnere Dario Di Girolamo, e dal direttore della Direzione Acquisti, Affari Generali e Patrimonio della Regione del Veneto, l’avvocato Giulia Tambato. L’edificio del forte, il fabbricato truppa e ricovero mezzi e gli scoperti, eccetto la Casa del Maresciallo, l’unica che resta al Comune, sono ufficialmente passati alla Regione Veneto che su più anni si è impegnata ad investire 700 mila euro garantendo che gli spazi, oggi attualmente affidati in locazione all’Ocrad (il Cral dei dipendenti della Regione) verranno aperti anche al pubblico per destinarli alle attività di ristoro e tempo libero.

In uno spazio circolare di cento metri quadri, verrà realizzata la base per l’atterraggio ed il decollo di un elicottero della Protezione civile nei casi di emergenze. E sono previsti interventi di valorizzazione con la creazione di piste ciclabili collegati al progetto del “Green tour” della Regione Veneto e laboratori ambientali. Ma la firma, ieri, tra Regione e Demanio riapre anche la la polemica sul mancato intervento del Comune per acquisire il forte e inserirlo nel circuito del Campo trincerato di Mestre. «È uno scandalo(...). È evidente, come avevamo già annunciato, che l’amministrazione fin dall’inizio non aveva alcuna intenzione di acquisire il bene ed è inqualificabile il comportamento della vicesindaco non solo perché non ha mantenuto quanto promesso (non presentando alcun progetto), ma anche perché non ha voluto avviare alcuna discussione con i consiglieri e la città in merito ad una decisione che la stessa aveva preso, ponendoci oggi di fronte al fatto compiuto», tuonano dal Pd Monica Sambo e Alessandro Baglioni. Secondo i consiglieri le strutture «logistiche della Protezione Civile sono incompatibili con le peculiarità ambientali e storiche del Forte, ed in contrasto con l'intero progetto del bosco».

E si registra il rammarico della consigliera di maggioranza Deborah Onisto (Fi), che da tempo chiedeva l’acquisizione del forte. «Potevamo portare a compimento il campo trincerato ma le difficoltà su forte Cosenz, lasciate dalle vecchie giunte, hanno alla fine pesato. Spero che riusciremo ad acquisire l’ultimo forte che manca all’appello, ovvero Forte Bazzera». (m.ch.)

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