Forcolin sostiene Falcier «Città metropolitana per il Veneto orientale»

il dibattito

Veneto orientale, inizia la strada verso una nuova autonomia. Dopo gli anni della Provincia, mai nata, tra territorio Sandonatese, Portogruarese e Jesolano, oggi la legge 16 offre altre opportunità a un territorio di confine che una sua tipicità. Il vice governatore del Veneto, Gianluca Forcolin rilancia il dibattito: «Abbiamo delle peculiarità che sono il territorio di confine e la vocazione turistica, assieme a una Regione che vogliamo sempre più autonoma, la Città metropolitana, c’è spazio per un Veneto orientale che ritorni al centro dell’attenzione come ha sempre suggerito l’ex senatore Luciano Falcier. È a grande vocazione turistica, ha gli accessi al mare, vie di comunicazione e infrastrutture, una sanità di eccellenza che lo Stato oggi vorrebbe far sua. Auspico si possa tornare a discutere di questi temi in un Veneto orientale con una sua fisionomia ben definita anche giuridicamente come richiamato dalla legge 16. I prossimi mesi saranno oltremodo interessanti».

Un nuovo asse tra Forcolin, che è anche assessore agli enti locali, e un Falcier d’antan che è stato tra le numerose altre cose anche assessore regionale agli enti locali. «Dopo un lungo tunnel recentemente la Regione», commenta Falcier, «per merito soprattutto del vicepresidente, con delega anche agli enti locali, Forcolin ha dimostrato un grande interesse per il Veneto orientale. Ha, infatti, con propria legge del febbraio 2020, confermato la validità e l’attualità della legge del 1993, intesa a conseguire un opportuno assetto istituzionale del Veneto orientale, con particolare riferimento agli enti locali e alle attività produttive. E ha aggiunto ai precedenti venti comuni quelli di Cavallino-Treporti e Quarto d’Altino, autorizzato la giunta regionale a decentrare nel territorio uffici e servizi regionali, provinciali e statali». —

g.ca.

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