Forcolin: «Quel Presepe, una bestemmia»

Il politico attacca la parrocchia di San Vitale per aver fatto partecipare una famiglia di colore. Il parroco: «Buoni cattolici»



Duro botta e risposta tra il vicepresidente della giunta regionale, Gianluca Forcolin, e il parroco di Annone Veneto, don Giovanni Odorico, sul fatto che anche alcune persone di colore abbiano partecipato al Presepe vivente di Annone, uno dei più suggestivi del Veneto, lunedì e mercoledì scorsi.

Per il politico la scelta è solo una “speculazione”, anzi, una vera “bestemmia”. Il sacerdote, don Odorico, nota invece che gli interpreti di quella rappresentazione siano devoti cattolici che vanno a messa tutte le domeniche.

Anche su un argomento prettamente religioso, per, il leghista Forcolin fa divampare la polemica. Proprio la giunta regionale a trazione leghista lo scorso autunno aveva fatto approvare una legge attraverso la quale potevano essere finanziate le scuole che per Natale allestivano il presepe.

Quello vivente di Annone Veneto, invece, va avanti senza finanziamenti pubblici ma grazie ai suoi sacerdoti e ai suoi fedeli.

A Gianluca Forcolin, come ad altri leghisti, quanto accaduto nei dintorni della parrocchia di San Vitale è un fatto politico, non certo una rappresentazione del Natale. «Penso che scegliere una famiglia di colore per rappresentare San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino sia una grande stupidaggine», spiega Forcolin, «ad Annone Veneto si è scelto di modificare l’iconografia del Natale. Tutti gli artisti hanno raffigurato la Sacra Famiglia con i tratti somatici europei nel corso dei secoli: erano bianchi. Speculare in questo modo mi sembra una bestemmia. Questo sì che è fare politica, voltando le spalle a Cristo. È un abominio che dà vigore ad altre religioni. Non mi è parsa una cosa seria».

Don Giovanni Odorico non si scompone, affatto, alle dure parole del leghista. Probabilmente a critiche del genere era anche preparato. «Il vicepresidente della giunta regionale si tranquillizzi, nelle prossime due rappresentazioni, domenica 30 dicembre e domenica 6 gennaio 2019 la Sacra Famiglia verrà interpretata da persone di carnagione bianca. Forcolin è libero di pensare quello che vuole», riferisce il sacerdote, «gli interpreti del 24 e del 26 dicembre scorsi sono fedeli praticanti, che frequentano la messa tutte le domeniche. Hanno interpretato il loro ruolo con grandissima serietà e dignità. Si tratta di persone che si integrano perfettamente. L’anno scorso abbiamo scelto i Re Magi di colore. Nulla di strano, quindi».

La reazione dei fedeli, poi, sembra dare ragione al sacerdote: «A Santo Stefano c’erano 1700 persone per vedere il nostro Presepio vivente. Per ora siamo soddisfatti». —



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