Fondazione di Venezia, cambio al vertice: corsa a due con terzo incomodo

MESTRE. Fondazione di Venezia, per ora la corsa è a due per la presidenza. Il condizionale per ora è d’obbligo visto che la procedura di candidatura per la successione di Giampietro Brunello stavolta vede una prassi diversa da quella prevista dallo statuto con il Consiglio generale che ha chiesto di poter visionare con largo anticipo i curriculum dei candidati ma è ovvio che resta la possibilità di candidarsi anche all’ultimo momento prima della seduta del 19 giugno, quando si deciderà il nuovo presidente. Per ora due le candidature ufficiali. E non ci sono novità rispetto ai rumors dei mesi scorsi.
In corsa ci sono Paolo Costa, ex sindaco di Venezia, dal Duemila al 2005, con una lunga esperienza politica (è stato anche europarlamentare e ministro dei Lavori pubblici, nel suo curriculum anche la presidenza dell’Autorità portuale di Venezia) e Michele Bugliesi attuale rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il cui mandato scade il prossimo primo ottobre.
Professore di informatica, Bugliesi ambisce alla presidenza della principale fondazione bancaria veneziana, dopo aver tentato di diventare il candidato sindaco del centrosinistra in vista delle elezioni di settembre. Ma la sua candidatura non ha trovato il consenso dei partiti e si è dissolta.
Negli ultimi giorni si è parlato di una sua possibile candidatura con il fronte civico di Marco Gasparinetti ma lo stesso rettore nelle ultime ore ha smentito un suo coinvolgimento nella competizione politica. Situazione che evidentemente avrebbe potuto creargli qualche problema nella sfida con Costa per la presidenza della Fondazione.
Ma non è detto che entro il 19 giugno, quando si riunirà il consiglio generale per votare il bilancio e decidere il successore di Brunello, non si facciano avanti altri candidati. Si era parlato di un interessamento per esempio del professor Restucci, tutto da confermare nelle prossime ore.
Così come sono tutte da confermare le voci di una candidatura di Francesco Borga, ex sindaco di Quarto d’Altino ed ex direttore generale di Confindustria Venezia. Borga appare come la voce del mondo del volontariato che in questi anni ha molto contato sulle elargizioni della istituzione bancaria. In questa fase resta alla finestra il sindaco Luigi Brugnaro. Le prossime giornate chiariranno il quadro finale delle candidature.
La presidenza di Giampietro Brunello si avvia quindi alla conclusione dopo una deroga non concessa a cui il presidente aveva sperato. Brunello ha dovuto gestire le tante difficoltà di un 2020 complicato per la Fondazione e la situazione nazionale: dai mancati dividendi da Banca Intesa al disavanzo nella gestione del museo M9 di Mestre che ai primi di luglio riaprirà i battenti dopo la chiusura forzata causa Covid-19 e che va rilanciato, sia nella proposta museale che nella parte commerciale, per arrivare alla sussistenza dell’ambizioso progetto culturale. Questioni, assieme alla valorizzazione del patrimonio in centro storico (dalla sede di Rio Novo alla Casa dei Tre oci) che ora diventano il primo impegno del nuovo presidente. —
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