Folla per l’addio a Enrico Marchi

Il 23enne è morto nel sonno. Oggi la squadra di volley in lutto

ZERO BRANCO

La frazione di Scandolara ieri si è fermata per l’ultimo saluto ad Enrico Marchi, lo studente-pallavolista di 24 anni stroncato martedì da una miocardite mentre stava riposando a letto, con la febbre molto alta. Già mezz’ora prima della funzione, la parrocchiale – a due passi dalla casa del giovane in via Malcana dove si è consumato il dramma - era ormai piena: amici, conoscenti, gente del paese che ha voluto rendere omaggio al giovane prossimo alla laurea specialistica in Economia. Gremito anche il sagrato da cui alcune centinaia di persone hanno seguito tutta la funzione. Sul feretro di legno chiaro coperto di fiori bianchi era appoggiata la foto di Enrico, sorridente e spensierato. L’entrata della bara tra due ali di folla è stata accompagnata dalla mano di papà Ivano appoggiata sul legno. La sorella Laura, 26 anni, per tutta la durata della cerimonia ha stretto una sciarpa di Enrico. Tra le persone in chiesa, anche il sindaco di Zero Branco Mirco Feston, gli atleti ed i dirigenti dell’Albertina Volley, la squadra di Sant’Alberto con cui Enrico aveva giocato fino ad un paio di anni fa, e della Gs Olympo di Quinto, con cui aveva ricominciato di recente ad allenarsi. Oggi i pallavolisti del Quinto giocheranno con il lutto al braccio. «Ricordo quando eravamo piccoli e passavamo il tempo a giocare. E poi le domeniche trascorse in cucina a studiare. Enrico era umile, era per tutti un modello nello studio – ha detto una cugina durante la funzione – desidero essere come lui, mi mancherà».

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