Flop la vendita d’auto da Auchan

Conclusa dopo dieci giorni la maxi-offerta all'ipermercato. Piazzate venti Kia, l'obiettivo era raggiungere quota cento
L'azienda lo definisce «un ottimo risultato». Ma, a prima vista, il test Kia Picanto ha più che altro il sapore del flop. L'esperimento dell'Auchan, per quanto oltremodo ambizioso, non sembra aver raggiunto gli obiettivi sperati. Sono solo venti le auto sudcoreane acquistate all'interno dell'ipermercato mestrino, divenuto per dieci giorni concessionario - rivenditore di macchine. L'80 per cento in meno di quello che era l'obiettivo massimo fissato dall'ipermercato del Terraglio.

Insomma, le Kia vendute a prezzo stracciato, meno di 8 mila euro full optionals, compresa la vernice metallizzata, non hanno raccolto i consensi attesi. «Il dato non è definitivo - spiegano adesso dalla direzione centrale di Auchan, a Milano -. Ci sono alcune prenotazioni da confermare. Ma riteniamo già questo un ottimo risultato». Verità o piccola bugia? A vederla bene, pare più probabile la seconda ipotesi. D'altro canto, anche le aspettative di Roberto La Rosa, direttore dell'ipermercato mestrino, non sono state rispettate. «Prevedo che venderemo una sessantina di automobili», aveva affermato a inizio promozione. E l'esordio, infatti, era stato molto promettente.

In un giorno, quattro persone avevano prenotato e poi comprato la Kia Picanto. La superpromozione, però, appariva già da subito molto ardita. Vendere cento auto in dieci giorni, ovvero dieci al giorno, sembrava una impresa. Anche di fronte a un prezzo allettante come quello. Eppure anche la Dr Automobiles Group, rivenditore molisano che ha fornito le Kia all'Auchan, si diceva davvero fiducioso, supportato da precedenti esperienze. Alla fine, invece, sono state vendute venti vetture. Tantissime, per un concessionario: due al giorno. Ma pochissime, invece, per una offerta che puntava a bruciare letteralmente le auto in brevissimo tempo. Auto esposte in questi giorni un po' ovunque. All'esterno dell'ipermercato, in mezzo agli scaffali dei prodotti alimentari, vicino ai telefonini. E in grado di attirare la curiosità della gente, anche grazie agli enormi cartelli esposti all'entrata dell'Auchan e alla favorevole rateizzazione proposta dalla grande struttura mestrina. E' mancato però l'assalto tanto atteso. Troppo breve, probabilmente, il tempo per decidere. Dieci giorni, poi basta. Troppo vuoti, inoltre, i portafogli delle famiglie. «Adesso ci riserviamo altre valutazioni su questo tipo di test - rivelano ancora dalla direzione di Milano -. Portiamo le ottanta vetture avanzate all'Auchan di Torino per proporre l' identica offerta. Una volta terminato l'esperimento, decideremo cosa fare». In questo «decideremo» è racchiuso il futuro dell'ipermercato come concessionario di auto. Se in Piemonte la vendita non andrà come previsto, allora probabile che il colosso francese rinunci alla nuova specializzazione. Se invece i risultati verranno considerati positivi, è chiaro che l'ipermercato asseconderà questa vocazione, partendo con altre offerte, magari già da questo autunno. Di certo, però, i concessionari mestrini (e non solo) possono adesso tirare un sospiro di sollievo. Venti auto vendute in dieci giorni, a dire il vero, non sono poche. Ma, all'inizio le prospettive apparivano ben peggiori. «Ognuno faccia il mestiere che gli compete», commenta sornione un rivenditore di auto locale. Ma la superofferta Auchan, inutile negarlo, ha fatto davvero tremare i polsi a più di qualcuno.

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