Flash mob di Forza Nuova tensione senza incidenti

È arrivata, rapida, improvvisa, ma non violenta, la risposta di Forza Nuova all’happening “Venezia antifascista” che si era tenuto sabato in Campo San Geremia, con la partecipazione di associazioni, centri sociali, partigiani e forze politiche proprio in risposta alle manifestazioni programmate dal partito di estrema destra che erano state poi negate dalla Questura dopo le tensioni delle ultime settimane.
Ma non è stata una contromanifestazione quella organizzata ieri mattina da Forza Nuova - che non avrebbe potuto tenere, perché non autorizzata - ma piuttosto una sorta di polemica performance.
I militanti di Forza Nuova - un centinaio in tutto - sono arrivati ieri mattina verso le 10,30 alla spicciolata oltre che da Venezia, dal Lido, dal Cavallino e anche da Padova, per raggiungere separatamente il sagrato della Basilica della Salute, su cui si sono sparpagliati, con il volto coperto e ciascuno con un libro aperto in mano da leggere.
In molti casi, di fiabe, in aperta polemica con la vicenda delle fiabe di genere nelle scuole comunali della prima infanzia, che tante discussioni sta suscitando in città e in particolare con la consigliera delegata del sindaco, Camilla Seibezzi, che sta portando avanti questa battaglia e contro cui Forza Nuova si è già espressa in modo molto pesante. I libri con le fiabe di genere proposte nelle scuole veneziane erano anche nella manifestazione di Campo San Geremia e Forza Nuova ha risposto invece ieri con fiabe “tradizionali”.
«La nostra ha voluto essere una protesta pacifica contro la libertà di espressione che viene negata in una città come Venezia», ha attaccato il coordinatore regionale di Forza Nuova Sebastiano Sartori, spiegando il senso della protesta dell’organizzazione di estrema destra, «dove esistono ormai solo opposizioni-fantoccio conniventi con la sinistra. Nessuno ha potuto impedircela, perché non era una manifestazione organizzata e certamente ci saranno anche altre occasioni di questo tipo per noi a Venezia, perché non intendiamo certo mollare e difendiamo la nostra idea di democrazia. Non ci interessa fare a pugni con quattro ragazzi dei centri sociali sostenuti dal Pd e lasciati fare dalla Questura, a cui non faremo questo piacere, ma portare avanti la nostra mobilitazione certamente sì e per questo non cesseremo di farci sentire anche a Venezia».
La tensione dunque in città resta alta e la risposta di Forza Nuova alla manifestazione di associazioni e centri sociali ripropone una logica di contrapposizione dalla quale non sarà facile uscire.(e.t.)
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