Fiamme dolose all'ex ospizio occupato dagli anarchici

Nella notte di lunedì, qualcuno ha sparso del liquido infiammabile e poi ha acceso il fuoco, subito spento dai pompieri. Indaga la Digos
L'ex ospizio Contarini occupato a Santa Marta
L'ex ospizio Contarini occupato a Santa Marta

VENEZIA. Qualcuno ha dato fuoco al portone d'ingresso dell'ex "Ospizio Contarini Occupato" a Santa Marta, dove convergono giovani dell'area anarchica. Nella notte di lunedì, mani - per ora ancora ignote - hanno prima sparso del liquido infiammabile sul portone e lungo la calle d'accesso e poi hanno dato fuoco.

Le fiamme si sono levate alte, ma i vigili del fuoco ne hanno avuto rapidamente ragione e ora sull'episodio stanno indagando la Digos e le Volanti.

L'ex Ospizio Contarini
L'ex Ospizio Contarini

Da qualche mese il centro è salito più volte alla ribalta delle cronache: a dicembre, la procura Antiterrprismo di Venezia aveva ordinato una perquisizione, dopo che sui muri degli uffici giudiziari di Piazzale Roma erano apparse scritte contro la Tav e l'edificio era stato fatto oggetto di lancio di vernice rossa: blitz messo a segno il 16 novembre. Nel corso della perquisizione erano state sequestrate delle bombolette di colore nero spray e della vernice rossa. Al gruppo gli investigatori erano  arrivati dopo aver visionato diversi filmati di sistemi di telecamere che avevano ripreso il gruppo di persone che hanno partecipato all'azione, evidentemente organizzata in solidarietà agli appartenenti al movimento "No Tav" che si trovano in prigione a Torino, dal 9 dicembre dello scorso anno. Al momento del controllo all'interno della struttura occupata c'erano una decina di persone. Si tratta, secondo gli investigatori, di persone appartenenti alla galassia anarchico insurrezionalista.

A luglio, invece, un gruppo di  occupanti avevano picchiato brutalmente  in campo Santa Margherita  Oleg Vorotnikov, leader del gruppo di street art russo "Voina Group", ospite con la famiglia dello stesso centro.

 

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