«Ferrovia, Romea e finire l’Arzerone Ecco le priorità»

CHIOGGIA
«La rincorsa alle piste ciclabili, quando nemmeno esistono strade adeguate, è assurda». Lo ritiene il presidente del comitato Romea, Giuseppe Boscolo Gioachina, che assimila quanto richiesto dal Consiglio comunale con l’ordine del giorno sul Recovery Fund a quando la regina Maria Antonietta al popolo parigino affamato diceva di dare brioches in assenza di pane.
«Per Chioggia le strade sono il pane, le ciclabili sono brioches», spiega l’avvocato Gioachina, «Abbiamo bisogno di entrambe, ma chiaramente con un certo ordine. Il Consiglio ha chiesto un finanziamento europeo per trasformare un tratto importante di Arzerone in pista ciclabile. Un ottimo progetto, complementare al completamento e allargamento dell’Arzerone, ma senza la nuova strada di fianco, la pista ciclabile sulla vecchia sede stradale diventa un’idea irrealizzabile. Se vogliamo davvero la pista ciclabile occorre subito rimediare. Anche se Recovery e fondi connessi non dovessero, come sembra, al momento finanziare la ciclovia, occorre insistere, ma nel modo giusto, conoscendo il dossier. L’infortunio in cui è incorso il Consiglio dimostra la necessità di affidare all’esperienza e alla competenza del nostro comitato un ruolo riconosciuto nella delegazione che deve urgentemente trattare con il ministro Enrico Giovannini su tutte le partite aperte: nuova ferrovia, variante di tracciato a ovest della Romea e completamento di Arzerone, limitazione del traffico pesante in Romea. Si pensa davvero di risolvere il problema del traffico pesante spiegando ai tir quanto è problematica la statale? Inutile perdere tempo a trattare con i subordinati o dare suggerimenti ai Tir, va organizzato un crescendo di manifestazioni e preteso un incontro col ministro ripristinando la vecchia delegazione trattante». —
e. b. a.
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