FC1920 lascia il distretto M9 assieme alla Città del Sole

Ma altre attività non intendono mollare. Fuochi: «Nonostante le difficoltà, noi ci crediamo» Previsto l’affitto degli spazi ad un altro commerciante
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, via Poerio/ Apertura al pubblico del chiostro dell'M9
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, via Poerio/ Apertura al pubblico del chiostro dell'M9

M9 District ieri ha confermato ufficialmente che si concluderà il 29 febbraio il rapporto contrattuale con il ristorante “FC 1920” della società QuattroQuarti situato al secondo piano del chiostro. E a breve se ne andrà anche il negozio di giocattoli “Città del Sole”. Nulla di nuovo, si tratta di chiusure nell’aria da mesi e finora rinviate.

Dal distretto del museo fanno sapere che è già stato raggiunto un accordo con un nuovo soggetto che prenderà in affitto il negozio e gli ultimi uffici non locati nel frattempo al coworking di Copernico, atteso, dopo i lavori di adeguamento, entro aprile.

In via di definizione è anche un accordo con un istituto bancario del territorio.

Rimane saldo nei locali con affaccio sul chiostro “Il libro con gli stivali”. Il titolare della libreria, Nicola Fuochi, chiarisce: «Noi restiamo al nostro posto, convinti che questo spazio sia una vera opportunità per Mestre. Anche se i risultati tardano a venire, noi siamo convinti che la scelta è giusta». Nel 2019 la libreria ha organizzato ben 56 eventi per grandi e piccini. Buone le performance del “9Bistrot” e funziona anche il caffè Diemme. Nel primo anno la società del “9Bistrot” ha superato i 900 mila euro tra ristorante e catering. «È un risultato più che soddisfacente. Il primo anno è sempre una fase di start up, ma la volontà di 9 Bistrot è di continuare a contribuire alla crescita del progetto», dicono da M9 District. Ovviamente c’è rammarico per l’addio del ristorante della famiglia Fedalto. «La fine del rapporto avviene in un clima cordiale ed M9 ringrazia QuartoQuarti per l’impegno profuso nell’attività svolta in questi mesi», spiega la nota che conferma la chiusura di una attività sbarcata nel chiostro al secondo piano da dicembre 2018. E cosa ne sarà di questi spazi pensati per la ristorazione? Una idea già ci sarebbe, specie ora che arrivano i consigli dei consulenti chiamati dalla Fondazione. Allo studio c’è un format innovativo di spazio di ristorazione, utilizzabile per eventi da vari soggetti: dalle cene di gala della Fondazione fino ad eventi organizzati direttamente da Copernico. —

Mitia Chiarin



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