Favoreggiamento della prostituzione, sequestrato centro massaggi a Stra
Aveva un giro di clienti che fruttava migliaia di euro al giorno. La titolare albanese gestiva i profitti e li divideva con una dipendente assunta, che proponeva servizi “extra”

Era molto frequentato, tanto da avere accumulato un giro di clienti che andava oltre i confini locali e fruttava diversi migliaia di euro al giorno. I finanzieri della compagnia di Mirano hanno sequestrato un centro massaggi al cui interno si esercitava l’attività di prostituzione.
LA PUBBLICITA’
Il centro, sia massaggi che benessere, era pubblicizzato su siti internet e forum online, dove si potevano vedere foto di giovani avvenenti e provocanti, con lo scopo di attirare l’attenzione e soprattutto potenziali clienti, che poi prendevano appuntamento.

SERVIZI EXTRA
Gli accertamenti della Procura della Repubblica, hanno consentito di appurare che dopo i normali trattamenti al corpo, la “massaggiatrice”, una donna italiana formalmente assunta quale dipendente, sarebbe stata solita proporre prestazioni sessuali “extra” in cambio di denaro, attività gestita sotto supervisione della titolare del centro, di origini albanesi e da molti anni in Italia. Era lei che incassava il denaro, stando alle accuse.
INCASSI DA CAPOGIRO
Il locale, a dispetto dei corrispettivi comunicati, registrava entrate giornaliere di migliaia di euro. L’attività, insomma, ben pubblicizzata, fruttava un bel po’. Il denaro era trattenuto dalla titolare, mentre una parte andava alla dipendente. sono in corso approfondimenti di natura amministrativa per capire la ricostruzione dei compensi ricevuti, anche di natura illecita.
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