Fase 2, a Caorle prove d’estate: ombrelloni a 7 metri di distanza

Parte la sistemazione della spiaggia. Il Consorzio arenili: «Noi siamo pronti, adesso Roma ci dica quando possiamo aprire»
BARON - TOMMASELLA - CAORLE - PROVE DI POSIZIONAMENTO OMBRELLONI
BARON - TOMMASELLA - CAORLE - PROVE DI POSIZIONAMENTO OMBRELLONI

CAORLE.  Anche Caorle fa sul serio e pianta i primi ombrelloni, sulla spiaggia di Levante, all’altezza del santuario della Madonna dell’Angelo, la famosa Madonnina. L’effetto scenografico specie sui social ha scatenato l’entusiasmo dei turisti. Si tratta però soltanto di prove di distanziamento, che però hanno avuto un certo effetto. Le ha eseguite in questi ultimi giorni il Consorzio Arenili Caorle Spiaggia, che sta livellando gli arenili sia nella parte di Levante, quella più orientale, sia a Ponente, nella parte più occidentale dell’isola. Anche nelle frazioni di Vallevecchia e di Porto Santa Margherita e Lido di Altanea gli interventi procedono con ritmo sostenuto.

Tornando a Levante la sorpresa per gli ombrelloni ha lasciato il posto al realismo di Francesco Lazzarini, il presidente del Consorzio che gestisce il 90% della sabbia di Caorle. «Stiamo solo facendo delle verifiche», ha ricordato Lazzarini, «entro qualche giorno gli ombrelloni li toglieremo, perché manca ancora una direttiva nazionale. Noi cominceremo ad allineare gli ombrelloni solo quando lo potranno fare tutte le spiagge».

BARON - TOMMASELLA - CAORLE - PROVE DI POSIZIONAMENTO OMBRELLONI
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La scelta di Bibione, qualche giorno fa, di piantare i primi ombrelloni tra Lido del Sole e Bibione Pineda non era piaciuta. Anche a Caorle, tuttavia, è arrivata la notizia secondo cui sulla Riviera Romagnola si potranno distanziare gli ombrelloni di 3,5 metri. È una buona notizia, poiché il margine di tolleranza espresso da Caorle riguardava file distanti tra i 6 e i 7 metri, mentre a Bibione per il momento si accontentano di ombrelloni distanziati per 8 metri.

«Gli ombrelloni li possiamo allestire in pochissimo tempo, ma Roma ci deve dire assolutamente in tempi brevi quando può cominciare la stagione, attendiamo le linee guida», conclude Lazzarini, «a Caorle come in altre spiagge dobbiamo continuare a lavorare. Stiamo accelerando sul livellamento della sabbia, vogliamo fare di più. Si comincia il 1° giugno? Ci andrebbe bene, però ce lo dicano».

A Caorle, a inizio settimana, si era riunita la Dmo Caorle, ovvero l’organizzazione che raggruppa i rappresentanti di tutte le varie categorie turistiche, il Comune di Caorle, il Comune di Concordia Sagittaria e la Fondazione Caorle Città dello Sport. Si è deciso di allestire un programma di comunicazione strategica sui social; di creare una sezione sul sito istituzionale www.caorle.eu, attraverso cui ogni operatore turistico può scaricare foto di Caorle da pubblicare dove vuole; di intraprendere una collaborazione con l’Agenzia Stampa Italiana per far conoscere Caorle in tutta Italia; e infine è stata ribadita la necessità di collaborare con un’agenzia di comunicazione televisiva.

«Stiamo lavorando per mettere Caorle e gli ospiti in sicurezza», ha ribadito il sindaco Luciano Striuli, «chi sceglierà Caorle per le sue vacanze estive potrà farlo in serenità totale». Il Comune poi ha acquistato totem igienizzanti di una ditta locale che fornirà anche la temperatura corporea: sarà sufficiente avvicinarsi per avere il rilevamento. Infine i bar si stanno attrezzando di barriere trasparenti e molti ristoratori stanno praticando la consegna di cibo (compresi i prodotti tipici di mare) a domicilio. Sarà un’estate diversa.
 

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