«False fatture per l’Usl» Dentista a processo contestati 6 mila euro

CHIOGGIA. Nei guai per fatture irregolari nei confronti dell’Asl per circa 6mila euro. E’ iniziato ieri il processo a carico di Lucio Vianello, medico dentista accusato di false attestazioni mediche - dichiarando uno stato di “urgenza infettivo antalgico” a giustificazione di prestazioni rese ai pazienti - e di aver messo in conto all’Asl prestazioni previste dalla convenzione ma mai eseguite, o eseguite in date diverse da quelle indicate. Vianello è quindi accusato dalla procura di truffa aggravata nei confronti dell’Usl Serenissima che, infatti, si è costituita parte civile, chiedendo all’imputato un risarcimento di 7 mila euro (le fatture contestate più gli interessi) più 10 mila euro per i danni d’immagine. Gli episodi contestati dalla Finanza sono relativi a visite eseguite tra il 2014 e il 2016. Vianello è un odontoiatra libero professionista ma da tempo lavora anche per il sistema sanitario, prima in convenzione e poi in regime di accreditamento. In questo contesto sono scattate le verifiche della Finanza. Vianello è difeso dagli avvocati Giorgio Vianelli e Daniele Grasso. «E’ semplicemente una questione legata a una diversa interpretazione del mansionario e del tariffario», spiega Grasso, «su fatture di poche migliaia di euro in tre anni». E a fronte di un fatturato dello studio dentistico che viaggia su tutt’altri parametri. A sostegno della correttezza del lavoro di Vianello la difesa chiamerà come consulente anche walter Di Fulvio, presidente dell’Associazione nazionale studi odontoiatrici convenzionati. Tra testi e consulenti saranno sentite circa 50 persone. Prossima udienza il 18 giugno. —

Francesco Furlan

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