Fallite le trattative, la Zeolite di Mira chiuderà

L’azienda ha rifiutato tutte le proposte per risolvere la vertenza con Reckitt Benckiser. Quarante famiglie disperate, gli operai sul tetto

MIRA. Zeolite è arrivata a fine corsa. L’azienda nelle scorse ore, dopo una febbrile trattativa con i lavoratori, ha gettato la spugna e ha deciso che chiuderà le attività produttive definitivamente. Attività che da martedì della scorsa settimana erano già ferme a causa della decisione di Reckitt Benckiser di bloccare i camion di materie prime dirette agli impianti. Ma ora sembra che la colpa non sia solo della multinazionale del detersivo. Secondo i sindacati Zeolite avrebbe preso la palla al balzo per chiudere e delocalizzare.

Intanto a casa ci vanno 40 operai della Riviera. Operai che già lunedì sera sono saliti sul tetto dell’azienda nonostante la pioggia. Oggi si replica e si accamperanno con le loro famiglie per difendere fino all’ultimo istante il loro lavoro. La situazione dell’azienda che a Mira produce zeolite (un allumino silicato cristallino), polimeri (policarboxilati) e silicati solubili e si trova all’interno dell’area dell’ex Mira Lanza, è arrivata all’epilogo. Una situazione che si è complicata sempre di più a causa di un contenzioso sul pagamento delle bollette energetiche e del trattamento delle acque industriali. Nonostante un preaccordo davanti al prefetto, Reckitt ha fermato l’entrata dei camion a Zeolite. La mediazione proposta dal prefetto, di dilazionare i pagamenti dovuti a Benckiser, è stata rifiutata da Zeolite.

Ieri il febbrile tentativo dei sindacati di coinvolgere Confindustria. «Le Rsu , Cgil , Cisl e Uil», spiega Davide Stoppa per Filctem Cgil, «si sono incontrate con la direzione aziendale per capire le intenzioni della proprietà. Abbiamo proposto a Zeolite alcune soluzioni che andavano incontro ai problemi aziendali da un lato legati ai costi scaturirti dall’aumento richiesto da Reckitt Benckiser».

Ma la risposta di Zeolite è stata raggelante, facendo quindi capire che tutta la questione era stata assunta dalla proprietà come scusa per delocalizzare. «Nessun tipo di proposta», spiega Stoppa, «è stata accettata da Zeolite che chiuderà l’azienda». Critiche anche a Confindustria.

«Con i lavoratori», dice Stoppa, «siamo andati a manifestare di fronte a Confindustria di Venezia vista l’assenza di questa associazione alla vertenza. L’indifferenza di Confindustria in un momento cui un’azienda che occupa 40 persone e che crea ricchezza al nostro territorio sarà chiusa è inaccettabile». Ora parte la protesta finale con l’occupazione permanente dell’azienda da parte degli operai e delle loro famiglie.

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