Ex Umberto I, Carli guida la Dng

«Ho già scritto al sindaco Orsoni per richiedere un incontro. Siamo ottimisti, ci interessa lavorare in concertazione con la città e l’amministrazione comunale per portare a compimento questo importante intervento».
Marcello Carli, imprenditore trentino, a capo del gruppo di costruzioni Gentilini, è da neanche un mese il nuovo presidente della Dng spa, la società che deve realizzare il mega progetto immobiliare, da 250 milioni di euro, per costruire le tre torri di oltre cento metri di altezza sul terreno, oggi un cantiere fermo da troppo tempo, dell’ex ospedale di Mestre.
La cordata di imprenditori veneziani e trentini ha acquistato l’area dell’ex ospedale dall’Asl 12 per una somma di poco più di 50 milioni di euro. Per il momento il nuovo presidente della società non svela le carte sulla sua gestione e sulle scelte legate all’operazione immobilitare di Mestre.
Carli, ex consigliere regionale dell’Udc, oggi, dopo la parentesi politica, si occupa della sua impresa di costruzioni.
«Parleremo al momento opportuno», dice. Carli è stato nominato presidente della società al posto dell’altro imprenditore trentino Dante Pasqualini, che aveva avviato il progetto assieme al veneziano Flavio Zuanier (socio al 10 per cento con la Zuanier associati)e progettista dell’intervento. P
asqualini si è dimesso dalla presidenza per seguire la procedura di liquidazione della sua azienda di costruzioni ma resta nel cda della Dng Spa e ha il 50 per cento delle quote della società.
Il 40 per cento è invece della Finediltrentino spa, cordata di costruttori trentini che ha portato in Cda due nuovi consiglieri. Oltre a Carli della Gentilini costruzioni, entra anche Domenico Rossaro (Costruzioni Rossaro). Il Consiglio di amministrazione è composto anche da Pasqualini, Gian Battista Giordani e Luigi De Nobili, veneziano, e partner di Flavio Zuanier.
Carli è diventato anche amministratore unico, al posto di Pasqualini, della Dng Pertini che deve realizzare il social housing nei terreni di Ive al quartiere Pertini. Sulle difficoltà finanziarie del socio di maggioranza relativa, Carli ci spiega che queste non avranno alcun impatto sull’ex Umberto I. Ora si attende che il presidente fissi l’incontro con il sindaco Orsoni che aveva dato l’ultimatum ai privati per definire il via ai cantieri o svelare le carte per l’eventuale scelta di altre strade, compresa la modifica del progetto. L’ultimatum è scaduto il 15 marzo scorso. Al confronto con il Comune non ci sarà il veneziano Flavio Zuanier che preferisce, ci dice, «assumere ora un ruolo operativo per l’avvio dei cantieri». L’ingegnere assicura che l’operazione sta per andare in porto, con l’arrivo anche di nuovi soci. Rassicurazioni mentre la città appare scettica sulla capacità di avviare i cantieri e il timore di un «buco nero» in pieno centro città. L’ingegnere veneziano spiega di essersi astenuto dal voto sulla proposta di dimissioni presentata da Dante Pasqualini, suo socio da anni in varie operazioni e a cui lo lega anche una personale amicizia, e di aver invece votato positivamente a favore della nomina alla presidenza della società di Marcello Carli.
Mitia Chiarin
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