Ex calciatori del Portogruaro avanzano soldi dall’ex broker
PORTOGRUARO
Giocatori non pagati durante la vecchia gestione del Portogruaro calcio, mancano ancora tre mensilità per alcuni dei dilettanti che hanno vestito la maglia granata durante la stagione scorsa, caratterizzata dalla presidenza di Antonio Tarlà e dalla sponsorizzazione di Venice Forex.
La notizia è stata confermata da alcuni dei più importanti giocatori che militavano nella compagine granata la scorsa stagione. Tra coloro che avanzano le mensilità, che corrisponderebbero a circa 3000 euro complessivi, che per un giocatore dilettante sono una cifra molto alta, c’è Carlo Mazzarella, attuale bomber della Julia Sagittaria, squadra dilettantistica di Concordia. I magistrati ancora non hanno chiesto, almeno ufficialmente, delucidazioni a Gaiatto circa la sponsorizzazione della sua società a favore del Portogruaro calcio. L’ipotesi che i mancati pagamenti ai calciatori possano essere collegati alla sparizione dei soldi investiti nella Venice Forex (e dalla Venice non più arrivati alla società calcistica) è qualcosa su cui gli stessi sportivi chiedono si indaghi.
Tra i calciatori che avanzano soldi ci sono anche i noti idoli locali Dei Rossi, Trevisiol e Buriola. «Siamo ottimisti e speriamo di ricevere il dovuto», dice Carlo Mazzarella, «anche perché ci hanno garantito che questa pausa è dovuta al passaggio tra la vecchia e la nuova società. Noi intanto aspettiamo. Non possiamo fare altrimenti. Nel frattempo abbiamo dovuto trovarci un’altra sistemazione. Resta ancora forte la passione per questo sport e la voglia di giocare». Dal passaggio tra vecchia e nuova gestione sono passati almeno 3 mesi. E 100 giorni senza stipendi sono troppi per un calciatore dilettante. Carlo Mazzarella ha 36 anni, calcisticamente è nato a Pordenone, la sua città. Poi l’arrivo a Portogruaro, dove si è imposto a suon di gol. Coincidenza vuole che gli ex giocatori del Portogruaro avrebbero dovuto essere ricompensati per le loro prestazioni la scorsa primavera, quando ne avrebbero avuto diritto, proprio nel momento in cui Antonio Tarlà rivendicava i soldi investiti nella Forex di Gaiatto. Sempre in quel periodo la Venice non compariva più tra gli sponsor del Portogruaro; né sulle maglie, né sui manifesti di annuncio delle partite casalinghe. Tarlà non è stato ascoltato dai magistrati, che continuano a lavorare alla ricerca di riscontri su diversi altri nomi. «Ho perso anch’io qualche migliaia di euro», aveva riferito domenica l’imprenditore che aveva tentato di riportare il Portogruaro ai fasti di un tempo, «sono preparato a qualsiasi richiesta. Se me lo chiedessero metterò a disposizione tutti i documenti e tutte le fatture del rapporto economico intercorso tra la nostra ex dirigenza del Portogruaro e Venice». —
Rosario Padovano
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